Parte domani, venerdì 24, il Campionato Nazionale del Tirreno. Tutti a caccia dei team detentori di Scugnizza e Squalo Bianco.
L’evento, organizzato dal Circolo del Remo e della Vela Italia, registra ventisette imbarcazioni al via pronte ad aggiudicarsi i quattro titoli in palio e il trofeo della Settimana dei Tre Golfi.
Napoli, 23 maggio 2013 – Inizieranno domani, venerdì 24, le regate del Campionato Nazionale del Tirreno che si disputeranno nel golfo di Napoli sino a domenica 26. La manifestazione, organizzata dal Circolo del Remo e della Vela Italia, valida anche come selezione per il campionato nazionale d’altura, si svolge nell’abito della Settimana dei Tre Golfi che premia, con una speciale classifica combinata, i migliori equipaggi della regata lunga Dei Tre Golfi e quelli delle prove sulle boe del Campionato Nazionale del Tirreno.
Saranno dunque tre le giornate di regate sulle boe, nello specchio d’acqua del Golfo di Napoli compreso tra Castel dell’Ovo e Posillipo, che consentiranno di assegnare i quattro titoli in palio così suddivisi: due per la divisione ORC ed altrettanti per quella IRC nei rispettivi raggruppamenti riservati alle grandi e piccole imbarcazioni. La classifica, che prevede cinque prove massimo con uno scarto dopo la quarta regata, sarà realizzata con punteggi minimi per i vincitori.
A difendere il titolo di Campione Nazionale del Tirreno, conquistato lo scorso anno, saranno solo due dei quattro vincitori: Scugnizza (ORC-piccole) dell’armatore Vincenzo De Blasio del Circolo Canottieri Napoli, vincitore del Mondiale ORC a Helsinki 2012 e Squalo Bianco (IRC-piccole) dell’armatore Concetto Costa del NIC Catania, entrambi vincitori nei rispettivi raggruppamenti anche del trofeo della Settimana dei Tre Golfi.
Tra gli iscritti al Campionato Nazionale del Tirreno figurano anche due X-41 in vista del mondiale di classe in programma a Napoli a fine settembre: Le Coq Hardì (CRV Italia) di Maurizio e Giampaolo Pavesi e Raffica (CNP Imperatore) di Pasquale Orofino. Tra le barche in regata la più grande di tutte è White Not (RYCC Savoia) progetto Freres dei cantieri Nautor, dell’armatore Fabio Scalzi con i suoi 17 metri e 53, mentre la più piccola con 9,20 metri è Istar (CV Salernitano) di Attilio Taddeo.
Tra le imbarcazioni più accreditate alla vittoria finale, nella flotta in regata oltre i detentori, figurano: Vlag (LNI Napoli) di Salvatore Casolaro, Malafemmena (CRV Italia) di Giovanni e Arturo di Lorenzo, ma anche Sexy (Nautico Vela) il Jeppsen di Carlo Varelli.
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