Anche questo campionato è arrivato al suo epilogo e questa sera Roma e Napoli scenderanno in campo, più per l’orgoglio che per la classifica. Napoli ormai secondo da tempo e Roma fuori dalla corsa per l’Europa League, questi i presupposti di una partita che comunque potrà regalare ai tifosi di entrambe le squadre, l’ultimo spettacolo calcistico di questo campionato. Stasera il sipario calerà sul campionato, nell’attesa dell’ultimo evento stagionale del 26 Maggio, quando proprio i giallorossi sfideranno i cugini laziali nella finale di Coppa Italia all’Olimpico. Cala il sipario ma si aprono le porte al periodo della trepidazione e dell’ansia, specialmente per i tifosi azzurri, in attesa di conoscere il futuro del proprio allenatore e del capocannoniere Edinson Cavani e, stando alle ultime indiscrezioni, anche di Zuniga, tentato dalle sirene della Juventus.
L’ultima di Mazzarri. Anche se non ha ancora rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale, la sensazione è che questa all’Olimpico possa essere davvero l’ultima partita sulla panchina del Napoli per Mazzarri ed, ironia della sorte, proprio nello stadio che a detta di molti si candida ad essere la sua nuova casa. Parlerà dopo la partita, questo il suo diktat e svelerà le sue scelte accompagnate anche dalle motivazioni che lo hanno portato a prendere la decisione che ancora nessuno conosce, eccetto lui e qualche suo uomo fidatissimo. In conferenza stampa Mazzarri ha tirato le somme di questi quattro anni, prendendosi i meriti, più che dovuti, di aver portato molti giocatori a livelli eccellenti, offrendo ad alcuni di loro la possibilità di vivere una quanto mai inaspettata favola Champions. Adesso sembra che il treno Mazzarri sia arrivato al capolinea, manca giusto una stazione, quella di Roma poi si scenderà per salire probabilmente su un nuovo treno guidato da un nuovo conducete, che avrà il duro compito di andare ancora più veloce di quello di Mazzarri. Metafore a parte, chiunque arriverà dopo l’eventuale addio ufficializzato dallo stesso mister, avrà l’arduo e doveroso onere di fare meglio del suo predecessore, cosa per nulla facile a farsi.
Vincere a Roma è una pura questione di orgoglio, perché tra le due tifoserie non corre buon sangue e nonostante il match sia del tutto ininfluente ai fini della classifica, per i tifosi napoletani battere la Roma è una questione d’onore, magari replicando la straordinaria partita dell’andata, nell’indimenticabile serata della befana dello scorso Gennaio, nella quale i capitolini furono travolti da un fragoroso quattro a uno, con tripletta di Cavani e ciliegina finale di Maggio. Vincere è doppiamente importante perché questo Napoli, il Napoli di Mazzarri, potrebbe entrare oltre modo nella storia del club partenopeo come la squadra che ha ottenuto la migliore media punti di sempre. Un traguardo prestigioso per uno come lui che ci tiene a far bene ed a vincere ogni partita. Dal suo esordio sulla panchina del Napoli il 6 ottobre del 2009 al posto di Donadoni, il Napoli è cresciuto in maniera esponenziale, fino a centrare la secondo volta la Champions League. La speranza dei tifosi e di molti giocatori è che il suo ciclo non finisca questa sera, ma possa continuare ancora, ma le incertezze sul mercato futuro del Napoli e sulla effettiva volontà del Presidente De Laurentiis di investire somme cospicue per rinforzare la rosa ed essere competitivi sia in Champions che in campionato, sembrano essere un ostacolo alla sua permanenza. Come se il mister toscano già conoscesse le volontà del patron azzurro, che potrebbe realizzare meno di quanto va promettendo.
Mancano ancora novanta minuti, poi le nebbie si diraderanno e finalmente sapremo che piega prenderà la storia di questo allenatore che ha già lasciato un segno indelebile, diventando un termine di paragone imprescindibile per chiunque avrà il privilegio di allenare questa squadra e di giocare in Champions, raccogliendo i frutti di una lunga semina durata quattro anni.