Alla fine gli eroi riuscirono nell’ardimentosa impresa. Dopo un primo tempo sotto tono, nella ripresa gli azzurri schiacciano forte sull’acceleratore, travolgono il Bologna ed entrano nella storia. Bisognava a tutti i costi rispondere alla vittoria pomeridiana del Milan sul Pescara e chiudere una volta per tutte la questione Champions League, senza troppi fronzoli e rinvii dettati dalla tranquillità del vantaggio sugli inseguitori che si poteva gestire, dosando forze ed energie. Nessun tatticismo, Bologna sconfitto con convinzione e determinazione e pratica Europa archiviata.
Il primo tempo della sfida al Dall’Ara contro il Bologna, è sembrato lentamente assumere le sembianze di un preludio ad una partita sfortunata e che avrebbe costretto gli oltre cinquemila tifosi accorsi da ogni parte , a rinviare la tanto desiderata festa. Nella ripresa però, scende in campo il Napoli vincente, quello che i tifosi volevano vedere fin dall’inizio e per il quale hanno fatto centinaia di chilometri. A suonare la carica ci pensa proprio lui, il trascinatore dalla cresta all’insù, che ci ha messo meno di un attimo a guardare la porta avversaria e infilare con una botta di sinistro il gol che ha spianato la strada alla goleada azzurra. Emblematico che sia stato di Hamsik il gol che ha sbloccato l’empasse in cui si era messa la partita, proprio lui che ha dichiarato amore eterno al Napoli ed alla città, sposando a pieno il progetto della società. Lui che di strada ne ha fatta tantissima in così poco tempo, ha suonato il corno della riscossa, per portare il suo Napoli ancora più in alto. Il rigore trasformato da Cavani, sempre più super bomber e l’ennesima rete di Blerim Dzemaili in questo finale di stagione, hanno chiuso il tris e cementato definitivamente la vittoria. Il resto, ovvero quello che è accaduto dopo il triplice fischio dell’arbitro è già storia. Le immagini della festa in campo e di quella negli spogliatoi alla quale ha partecipato ovviamente anche il patron azzurro De Laurentiis, hanno velocemente fatto il giro del mondo. Sorride soddisfatto il presidente, consapevole del fatto che adesso dovrà obbligatoriamente investire per rinforzare la rosa in vista dell’arduo compito che aspetta il suo Napoli, chiamato a riconfermarsi in campionato, magari cercando anche di vincerlo e giocare la Champions dove l’imperativo sarà sicuramente quello di arrivare quanto più in fondo è possibile, perché la competizione per club più famosa d’Europa, è inutile nasconderlo, permette anche di mettere da parte un bel tesoretto fatto di milioni e milioni di euro.
Il Napoli versione 2012/2013 entra a pieno titolo negli almanacchi della storia calcistica del club diventando, conti alla mano, la squadra più forte in termini di punti e vittorie conquistate in campionato. Una stagione davvero esaltante quella fin qui disputata dai ragazzi di Mazzarri e che non è ancora finita, ma che per il momento fa riempire le caselline delle statistiche con numeri davvero incredibili: 22 vittorie in questo campionato, una in più dello storico Napoli di Maradona, Careca e Carnevale, che conquistò il secondo scudetto; 70 reti segnate fino ad ora, che al momento valgono il primato in questa speciale classifica e 33 reti subite, che fanno di quella azzurra, la seconda difesa del torneo. Numeri importanti, che hanno permesso al club di ritornare in Champions League, dopo le mirabolanti avventure di due anni fa. Il Napoli dunque ritorna nell’Europa dorata a disputare la prestigiosa competizione alla quale prendono parte i club più forti e blasonati.
Per una volta i dubbi sul futuro li mettiamo da parte, quello che faranno Cavani, Mazzarri, ma anche Inler, per il quale si vocifera di un interessamento del Milan, facciamo finta che non ci interessi, anche se la sensazione è che resteranno, perché difficilmente si può fare a meno delle emozioni e delle gioie che questo gruppo unito ha vissuto fino ad ora e che dopo l’estate si riproporranno in maniera ancora più forte. Difficile pensare ad un Napoli senza Mazzarri perché in questa qualificazione c’è molto del suo lavoro, lui che riesce a guardare oltre i suoi giocatori ed a dosarli al modo giusto, impeccabile e redditizia ad esempio la scelta di schierare Dzemaili titolare in questo finale di stagione al posto di un affaticato Inler. Difficile pensare che ci si possa privare del piacere di scorrazzare sui campi più belli d’Europa, facendo parte di una squadra che già due anni fa suscitò lo stupore di molti, figuriamoci adesso che il Napoli, al suo ritorno in Champions, sarà sotto gli occhi di tutti, perché nessuno potrà prevedere fino a che punto questi folli vestiti d’azzurro potranno arrivare. Hamsik e soci, nel frattempo sono cresciuti ed hanno fatto propria l’esperienza della prima Champions targata Mazzarri e sono pronti adesso per il definitivo salto di qualità ed a lottare anche per qualcosa che vada oltre il secondo posto in classifica. Bravo Napoli, qualche volta i sogni riescono anche a trasformarsi in realtà.