Momenti di tensione si sono vissuti questa mattina davanti alla Prefettura di Napoli dove era atteso l’arrivo del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza: ci sono stati degli scontri che hanno riguardato i manifestanti dei Consorzi di bacino e degli studenti universitari, secondo la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine.
Entrambi i gruppi stavano manifestando in piazza Plebiscito quando è scoppiata la prima rissa: la polizia è dovuta intervenire per placare gli animi e gli agenti sono stati costretti anche a caricare. Proprio durante l’azione delle forze dell’ordine, dai manifestanti è partito un fumogeno, mentre un poliziotto è rimasto ferito ed è stato trasportato via in ambulanza dopo che i sanitari gli hanno applicato un bendaggio rigido alla gamba destra.
La situazione non si è placata nemmeno dopo l’intervento della polizia, tanto è vero che intorno alle 13 si è resa necessaria una nuova carica per separare i due gruppi. A far scoppiare la rissa alcuni cori (“i fascisti non li vogliamo) indirizzati dagli studenti nei confronti dei lavoratori dei Consorzi di bacino che hanno risposto lanciando un casco verso gli universitari. In una nota dei collettivi studenteschi però è raccontata un’altra versione dei fatti: gli studenti parlano, infatti, di “incredibile carica” effettuata dalla polizia.
Come si legge sul comunicato dei collettivi napoletani nel corso del sit-in “sono passati alcuni nazifascisti di Forza Nuova che hanno effettuato provocazioni” e a quel punto “la tensione è salita e la polizia ha incredibilmente caricato una prima volta gli studenti che manifestavano ferendo un ragazzo a manganellate, poi una seconda fermando alcuni studenti”.
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