Tensione alta sul fronte trasporto pubblico a Napoli: al centro delle polemiche degli utenti il personale dell’Anm per i disservizi che da tempo ormai accompagnano quotidianamente le linee dell’azienda napoletana Mobilità. I cinque milioni di euro stanziati dal Comune non sono serviti a placare le proteste: a causa della mancanza dei pezzi di ricambio necessari alla manutenzione molti autobus sono rimasti in deposito e, in attesa che arrivino a destinazione gli ordini già presentati ai fornitori, il caos è perenne.
A farne le spese, come detto, sono spesso gli autisti degli autobus dell’azienda: se quotidianamente sono costretti a subire gli insulti da parte dei passeggeri, non mancano le volte in cui si passa dalle parole ai fatti con vere e proprie aggressioni.
La rabbia è alle stelle: pendolari, studenti, lavoratori sono al limite della sopportazione non sapendo cosa li aspetta l’indomani. Se ne può avere una dimostrazione leggendo i commenti che arrivano agli annunci pubblicati dall’Anm sulle pagine Facebook e Twitter: una serie di insulti ogni volta che l’azienda comunica dei problemi su alcune delle linee che servono la città. Inutili le spiegazioni fornite dalla stessa società, secondo cui i disservizi sono da imputare alla “crisi economica nazionale e non certo al personale che in un periodo così difficile merita il rispetto della città“.
Giustificazioni che non fanno breccia nel cuore degli utenti, così qualcuno utilizza anche i social network per sfogarsi: “È diventato un vero schifo, senza se e senza ma, e stiamo a guardare”, scrive Giusy, una delle tante persone stanca di pagare sulla propria pelle una crisi non causata da loro.