Mazzarri prima di questa partita aveva avvisato tutti di non sottovalutare il Cagliari. Lui che monitora costantemente il polso del suo spogliatoio e della situazione circostante, temeva una eccessiva sottovalutazione della squadra sarda, perché prima di questa partita la squadra di Cellino era data già per sconfitta. Invece il campo ha restituito una partita diversa e a sorprendere i tifosi, più che il Cagliari, che ha fatto due gol con due tiri in porta, è stato il Napoli che è sceso in campo, che ha dovuto soffrire più del previsto per venire a capo di questo Cagliari e che ha trovato la vittoria nell’extra time, grazie al ritorno al gol di Lorenzo Insigne.
De Laurentiis ha dichiarato che quello del folletto di Frattamaggiore è il gol più importante degli ultimi due mesi e, guardando la classifica questa mattina, non si può che sottoscrivere la sua dichiarazione. Con il Milan battuto in casa della Juventus, i tre punti di ieri, conquistati grazie alla rete del talento nostrano, valgono doppio, perché danno la possibilità al Napoli di tentare l’allungo in vista della volata finale che conduce alla Champions. Quindici punti in più rispetto alla scorsa stagione e sette di vantaggio sui rossoneri, fotografano un Napoli in continua crescita, ma che non può permettersi di abbassare la guardia, dato anche un calendario che sembra essere leggermente più agevole per il Milan inseguitore, che è squadra abituata alla dura lotta e sicuramente non mollerà fino a quando non sarà la matematica a decretare il verdetto.
Nel vittorioso pomeriggio napoletano, merito va dato più al cuore che al tatticismo, perché il Cagliari ha fatto la sua parte, chiudendo gli spazi e capitalizzando al massimo le rare occasioni che ha avuto, aiutato da un Rosati non del tutto impeccabile e rimasto di sasso sulla splendida conclusione di Sau, che dal limite dell’area ha disegnato una traiettoria perfetta che ha scavalcato il portiere azzurro, colpevole forse di essere un passo troppo in avanti, per il gol del secondo pareggio sardo. Come detto dove non arriva la tattica arriva il cuore ed allora capita che dopo un primo tempo nel quale il Napoli non si è espresso con la massima convinzione, fa seguito una ripresa dove si è vista tutta la voglia di vincere degli azzurri, un po’ troppo disordinati, ma che comunque hanno fatto di tutto per vincere la partita. Buona la prova di Hamsik sempre presente nella manovra, sia quando parte oltre la trequarti di campo, sia quando è costretto a venire a prendere palla quasi al limite della sua area di rigore, sua è anche la paternità della rete del pareggio, anche se con la complicità di Astori. Generosa anche la prova di Cavani, non brillante come al solito, specialmente in occasione del rinvio sbilenco che ha regalato ad Ibarbo la palla dell’uno a zero e quando nel primo tempo ha sprecato una ghiotta palla gol, mandando alle stelle un pallone che poteva tranquillamente essere messo in rete, tentando il colpo al volo. Puntuale però nella ripresa all’appuntamento con la rete del secondo pareggio, quando ha messo dentro la respinta ravvicinata dell’estremo difensore cagliaritano. Doveroso anche il plauso all’instancabile Behrami, instancabile motore di centrocampo. Menzione speciale stavolta per Lorenzo Insigne, che in silenzio accetta le panchine, lavora sodo, ma che finalmente è risultato determinante ai fini del risultato. Entrato in campo nel pieno della bagarre ed in una situazione di tensione per il tempo che scorreva veloce verso la fine. Invece all’improvviso un lampo che ha fatto esplodere i quarantamila del San Paolo. Un gesto tecnico frutto della caparbietà, perché stavolta Insigne non ha messo la palla al centro e servito il solito Cavani, stavolta Lorenzo ha abbassato la stessa, scatto in avanti e conclusione dal limite, come provato altre volte. Poi per gli azzurri c’è stato l’abbraccio del San Paolo sempre vicino anche nel momento più difficile dell’incontro, quando la prodezza di Sau ha gelato tutti. Il resto della storia è oramai nota ed il Napoli adesso, grazie a quel colpo magico di Insigne, vede il Milan allontanarsi in classifica.
La Champions non è ancora blindata, ma a questo punto solo il Napoli può complicarsi la vita da solo, perché sette punti rappresentano un distacco importante che va gestito con molta cautela. Finalmente il Napoli è giunto alla sua reale prova di maturità, dopo i tanti proclami giornalistici fatti in occasione delle partite importanti che ha affrontato in questo campionato. Nervi saldi e muscoli caldi, perché adesso l’Europa che conta è davvero ad un passo.