È svanita la possibilità di organizzare la festa di addio al calcio di Fabio Cannavaro il 13 maggio al San Paolo: l’ex capitano della nazionale si è arreso dopo la mancata risposta del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Così la festa di calcio e musica, con incasso da destinare alla ricostruzione di Città della Scienza, sarà con ogni probabilità rimandata al 2 settembre.
È lo stesso Fabio Cannavaro ad annunciare la sua decisione: “Non mi arrendo, presto farò richiesta ufficiale al Comune di Napoli per disporre del San Paolo il 2 settembre per la mia gara di addio al calcio: questa volta vorrei che il presidente De Laurentiis condividesse tutto. Non avendo ricevuto notizie, non posso che interpretare il silenzio del Napoli come una conferma alle voci ufficiose che mi sono giunte la scorsa settimana (l’intenzione del numero uno del club azzurro di concedere l’autorizzazione, ndr)”.
Cannavaro non va allo scontro diretto con il patron partenopeo: “Capisco le ragioni di De Laurentiis, il Napoli è in corsa per la qualificazione in Champions League e serve un impianto in condizioni accettabili. Credevo che un giorno di ritardo ai lavori non sarebbe stato un problema, evidentemente non è così“.
Ora l’ex difensore ha già messo in archivio la data del 13 maggio e vorrebbe ricevere il via libera per il 2 settembre: “Avremo più tempo per offrire ai napoletani e a tutti quelli che vorranno venire al San Paolo una serata memorabile e raccogliere ancor più fondi per Città della Scienza: questa volta però vorrei che la scelta fosse condivisa da De Laurentiis che ho chiesto di incontrare al più presto. Sono certo che non vorrà negarmi il suo indispensabile sostegno”.