Il Napoli torna da Milano con la serenità di chi in campo ha dato il massimo per cercare di strappare via tre punti preziosissimi in chiave Champions, ma anche con il rammarico di non aver approfittato di un Milan per nulla irresistibile. Solita storia del bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno, che ha diverse interpretazioni. Il Milan, non il solito visto nelle ultime uscite, poteva essere sconfitto, specialmente dopo la giustissima espulsione di Flamini e questo lascia un po’ con l’amaro in bocca per l’occasione sprecata, di contro c’è da dire che Mazzarri e co. tornano dallo stadio Meazza mantenendo invariato il distacco in classifica e questa è già di per se una buona notizia. A Flamini risponde Pandev e la sfida adesso si giocherà da lontano, partita su partita, fino alla fine.
Buona la prestazione degli azzurri, per nulla intimoriti dalla tensione che in passato ha giocato brutti scherzi, forse leggermente troppo distratti in occasione del gol del vantaggio di Flamini, lasciato libero di colpire dal limite dell’area. La reazione degli uomini di Mazzarri però è stata istantanea, nemmeno quattro minuti ed un’invenzione di Hamsik ha liberato Pandev per il più facile dei gol. Da quel momento il Napoli ha iniziato a tenere il pallino del gioco ed a rendersi pericoloso. Buona la manovra messa in campo dagli azzurri, soddisfatto anche Mazzarri perché i suoi ragazzi hanno messo in pratica in più occasioni le sue direttive tattiche, dimostrando a se stessi e soprattutto a lui, che il lavoro fatto in settimana è stato assimilato alla perfezione. Il mister toscano poi, è doppiamente contento perché i suoi ragazzi stanno dimostrando di avere ancora una buona forma atletica, molto utile in questo finale di stagione.
Partita bella, vibrante, mai noiosa e giocata a viso aperto da ambo le parti. Sia Milan che Napoli non si sono risparmiate, con gli azzurri che potrebbero reclamare sia per qualche decisione arbitrale discutibile, come il fallo di mano in area di Flamini, sia per alcune ghiotte occasioni da rete, come quella di Cavani che dopo uno stop da applausi in area, ha tentato di beffare Abbiati con un pallonetto che non è entrato per questione di centimetri. Ancora una volta da incorniciare la prestazione di Hamsik, che giorno dopo giorno, partita dopo partita, sta dimostrando di essere la vera mente pensante di questa squadra. Reale interprete delle volontà mazzarriane, corre, marca e all’occasione riesce sempre, o quasi, ad imbeccare i compagni con il tocco giusto per mandarli verso la rete avversaria.
Quindici punti in più rispetto alla scorsa stagione è un dato importante da non sottovalutare, che denota una crescita costante della squadra partenopea, che però non può certo dire di avere blindato il secondo posto in classifica. Tornare da Milano anche solo con un punto, mantenendo il distacco invariato, lascia ben sperare per la conclusione di un campionato che da adesso in poi deve essere giocato con una dose maggiore cinismo. Sei partite ancora da giocare, a partire dalla prossima, dove il Napoli sarà impegnato in casa contro il Cagliari, mentre per i rossoneri ci sarà la super sfida allo Juventus Stadium contro la capolista.
Domani per gli azzurri seduta di allenamento speciale in un San Paolo aperto a tutti. Allenamento che precederà la finale di Coppa Italia che la squadra Primavera giocherà con i pari età della Juventus in una serata di calcio in cui la città avrà l’occasione di abbracciare i suoi campioni di oggi… ed anche quelli di domani.