Pensi a Milan Napoli e ti vengono alla mente ricordi lontani, leggermente sbiaditi. Tempi in cui i televisori non erano in alta definizione ed i colori delle maglie non erano così nitidi come adesso. Pensi a Milan Napoli e non puoi non ricordare un omino riccioluto, leggermente paffutello, una maglia azzurra che vestiva un po’aderente ed un grande, anzi grandissimo numero dieci dietro la schiena. Infinite sfide incrociate sull’asse Napoli Milano, alcune dal sapore tricolore, altre mosse da puro campanilismo, ma pur sempre agguerrite e soprattutto avvincenti.
Stasera in uno dei templi del calcio mondiale gli azzurri sono chiamati ad una prova di maturità vera. Non la solita retorica, stasera il Napoli si gioca una fetta importante del suo destino. Sul prato del Meazza la squadra di Mazzarri ha la possibilità di mettere una seria ipoteca sul secondo posto in classifica. Battere i rossoneri, per giunta in casa loro, significherebbe infatti mettersi a sette lunghezze di vantaggio che, con altre sei partite che restano da giocare, escluso questa, potrebbero rappresentare un tesoretto più che consistente da amministrare fino alla fine, considerando però che ci sono atri ostacoli da superare come le sfide con Inter e Roma.
In casa Napoli la settimana è passata in maniera tranquilla. Il sole che ha illuminato Castel Volturno, sembra aver ridato nuova linfa anche ai giocatori, che in campionato stanno ritornando su un rollino di marcia importante. Gli azzurri si presentano a Milano forti delle tre vittorie consecutive, gli uomini di allegri anch’essi protagonisti di una rimonta eccezionale che li ha portati fino al terzo posto, devono rimediare al mezzo passo falso di Firenze. Gli azzurri forse sono leggermente favoriti sotto il punto di vista della spinta emotiva, visto che si presentano come la squadra da battere e che può amministrare due risultati su tre, visto che anche ritornare a casa con un pareggio, vorrebbe dire mantenere le distanze invariate e giocarsi il tutto in una estenuante sfida a distanza.
Speranze azzurre riposte nella testa e nei piedi di Marek Hamsik e del matador Cavani, in cerca del riscatto e dei gol dopo il digiuno, con tanto di penalty fallito, in casa contro il Genoa. Da non sottovalutare anche l’importanza del contributo che può dare l’esperienza di Pandev, abituato a partite di questo livello. Occhio di riguardo per il reparto difensivo chiamato ad una prova di solidità. L’assenza di Balotelli non deve far calare la guardia, perché il reparto attaccanti del Milan è di quelli dall’alta caratura tecnica.
Numeri alla mano, questa partita vede il Milan favorito in termini di numero di vittorie, 35 contro le 13 di sponda azzurra, nel mezzo 13 pareggi. L’ultima vittoria del Napoli a Milano risale al 13 Aprile del 1986. L’augurio dei settemila tifosi al seguito è proprio di ripetere la partita che vide andare in rete Giordano e Maradona, per una vittoria che mancava da anni. Quel Napoli vittorioso al Meazza l’anno dopo partì verso una storica conquista dello scudetto. Il Napoli di oggi potrebbe emulare le gesta dell’illustre compagine di Maradona e soci, perché il gruppo c’è e con qualche leggero ritocco potrebbe diventare ancora più forte. Molto dipende da come andrà a finire questo campionato e da che posizione occuperà il Napoli all’ultima giornata. Come si predicata da tempo in casa Napoli, bisogna ragionare giorno per giorno, senza fare ragionamenti a lungo termine. Allora iniziamo a pensare a stasera ed alla dura prova da affrontare, perché un pezzo di futuro passa anche da qui.