Lo scorso mese di Febbraio il Comune di Napoli, con ordinanza del sindaco Luigi de Magistris, diede il via ad una grande operazione per combattere il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, divenuti veri e propri padroni delle strade napoletane. Una task force pubblicizzata in ogni dove per dare un segnale forte di vicinanza ai napoletani da parte dell’istituzione, ma che nella sostanza dei fatti si è rivelata una semplice operazione puramente mediatica per rispondere ai servizi mandati in onda dalla nota trasmissione televisiva “Striscia la notizia”, che in più occasioni attraverso il suo inviato Luca Abete, aveva anche messo in luce e smascherato presunte connivenze tra forze dell’ordine ed abusivi. A nulla sembra dunque servire il numero di telefono istituito dal Comune di Napoli ed anche la mail (081-7952974 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, sabato dalle 9 alle 13, email sosparcheggiatoriabusivi@comune.napoli.it), perché in città i soliti noti continuano ad operare nei soliti luoghi.
È passato poco più di un mese e la situazione nelle strade di Napoli non sembra essere migliorata di molto, visto che in numerosi luoghi della città la sosta continua ad essere più o meno gestita da parcheggiatori abusivi. Più o meno gestita perché a Napoli bisogna distinguere tra due categoria di parcheggiatori: quelli che si impossessano di un suolo pubblico organizzando la sosta delle auto, da quelli che invece compaiono all’improvviso quando l’automobilista ha già parcheggiato per conto suo e chiedono soldi. A Napoli si sa non è giusto fare di tutta l’erba un fascio ed i napoletani, pur consapevoli del fatto che si è fuori dai limiti consentiti dalla legge, riescono a distinguere tra chi esercita la professione abusiva per necessità e chi invece al contrario la esercita per prepotenza, perché ha trovato il modo di fare soldi facili senza muovere un dito.
Altra distinzione che va fatta è tra chi si avvicina alla vettura chiedendo soldi con la classica frase “qualcosa a piacere”, per non incappare in una denuncia per estorsione ed affidandosi al buon cuore dell’automobilista e chi invece si avvicina imponendo una vera e propria tariffa fissa, variabile in base alla zona. È il caso ad esempio della zona di San Pasquale a Chiaia, dove il sabato sera per parcheggiare una macchina si è costretti a sborsare in media tre euro. Proprio in questa zona si fanno gli affari migliori, viste le numerose auto che ogni week end affollano le strade a ridosso dei via dei Mille, in una costante e disperata ricerca di un posto dove parcheggiare. Stessa cosa accade nel cosiddetto salotto di Napoli a Piazza Trieste e Trento dove la sera, nonostante la presenza delle pattuglie della forze di polizia, c’è chi continua a chiedere il pagamento per auto parcheggiate sia al centro della piazza stessa, che nella piccola zona pedonale antistante il teatro San Carlo, dove le auto non potrebbero proprio accedere. In questo caso però la colpa è dei cittadini colpevoli di parcheggiare la propria vettura in luoghi in cui non potrebbero. Non sempre però è possibile dialogare e raramente si è esentati dal pagamento di una somma, specie nelle zone della Napoli per bene, dove spesso per evitare problemi si paga e basta perché intimiditi alle volte da un modo di fare prepotente.
L’altra faccia della medaglia. Quello dei parcheggi abusivi a Napoli è un problema caratteristico ed ormai connaturato. Spesso si diventa parcheggiatori abusivi perché non si cercano alternative al guadagno facile, perché la società e chi governa non è in grado di mettere in moto politiche volte al controllo dell’illegalità da un lato a allo sviluppo del lavoro dall’altro. Spesso sono giovani, alle volte anche tossicodipendenti, talvolta prepotenti, che scelgono volontariamente di mettersi in strada, entrando a far parte di un sistema organizzato, perché il guadagno è facile ed immediato. Quella dei parcheggiatori abusivi è una realtà talmente variegata e ricca di complessità sociali che condannarli tutti indistintamente è fin troppo facile. Spesso il cittadino è spinto e quasi invogliato a pagare il parcheggio abusivo perchè ci sono tariffe di parcheggio troppo alte, altre volte è complice quando addirittura affida le chiavi della macchina al “parcheggiatore di fiducia” senza neanche cercare un parcheggio regolare. Napoli è una città praticamente priva di parcheggi, se si esclude il parcheggio Brin (dove però parcheggiare di sera fa davvero paura), in più parcheggiare in alcune zone della città nelle strisce blu per soste lunghe diventa molto caro. Sarebbe forse auspicabile una revisione delle tariffe di parcheggio con una limatura al ribasso per le soste superiori alle due ore, in modo da incentivare gli automobilisti a scegliere il parcheggio autorizzato, quando si trova.
Per anni non si è mai affrontato il problema e la creazione di parcheggi, nei quali magari poter reimpiegare regolarizzando molti degli abusivi, sembra una soluzione quasi surreale e mai presa in considerazione, eppure potrebbe rappresentare un primo e significativo passo da parte dell’istituzione di palazzo San Giacomo nei confronti di quella Napoli onesta che, per non correre il rischio di qualche brutto scherzo, continua a restare in silenzio e soprattutto a pagare perché continua a sentirsi abbandonata a se stessa e senza nessuna forma di tutela.