Per lo Zoo di Napoli non c’è più niente da fare: tramontata l’ipotesi di acquisto da parte della società Clear Leisure, i settanta dipendenti della struttura di Fuorigrotta sono prossimi al licenziamento. Le lettere arriveranno a giorni e i sindacati hanno già fissato per domani un incontro con l’assessore regionale Severino Nappi per ottenere la cassa integrazione.
Una situazione precipitata negli ultimi giorni, dopo che a fine gennaio sembra essere stata trovata la soluzione: il Comune di Napoli annunciò l’accordo con l’azienda svizzera sul canone di fitto dell’area dove sorge lo Zoo che fa capo alla Mostra d’Oltremare. Cosa è successo da allora? Secondo quanto si apprende, la Clear Leisure si sarebbe tirata indietro dopo aver riscontrato alcune incongruenze edilizie sugli immobili esistenti sulla proprietà della Mostra e a nulla è valso l’impegno di Palazzo San Giacomo ad acquisire l’area e sistemare il tutto.
Con il ritiro della proposta di acquisto della società, il giudice delegato del fallimento ha interrotto l’esercizio provvisorio e ora non può far altro che avviare la procedura per i licenziamenti dei settanta dipendenti. Difficoltà ci saranno per il mantenimento degli animali e per questo è stato chiesto l’aiuto del ministero dell’Ambiente e della Procura che ora dovranno farsi carico del problema.
Il precipitare della situazione riporta in primo piano le critiche al sindaco de Magistris: “Da tempo denunciamo l’incapacità dell’amministrazione comunale di gestire questa e altre problematiche cittadine – attaccante Gianluca Daniele, segretario Cgil Napoli -. Il licenziamento dei lavoratori dello zoo è una situazione incresciosa che va ad aggiungersi ad altre esistenti in città”.