In manette il killer di Lino Romano, 30 anni, vittima innocente di camorra: i carabinieri di Napoli hanno arrestato Salvatore Baldassarre, anche lui 30enne, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio avvenuto lo scorso 16 ottobre a Marianella. Il presunto omicida è stato individuato dai militari in un appartamento a Marano, dove secondo gli inquirenti aveva trovato rifugio per sfuggire alle indagini.
Baldassarre è ritenuto dagli investigatori affiliato al clan Abete-Abbinante-Notturno: fu proprio il gruppo criminale a ordinare l’omicidio contro un uomo del gruppo rivale della Vannella-Grassi nell’ambito della faida per il controllo delle piazze di spaccio. L’ordine arrivò, secondo quanto accertato dagli inquirenti, da Giovanni Vitale, detto Gianluca, già arrestato, così come Giovanni Marino, altro uomo implicato nell’omicidio.
A sparare fu però Baldassare: 14 colpi di pistola prima di rendersi conto di aver sbagliato bersaglio spegnendo la vita di un innocente. Pasquale Romano era appena uscito dalla casa della fidanzata per andare a giocare a calcetto con gli amici: i sicari però lo scambiarono per il vero obiettivo dell’agguato, Domenico Gargiulo e spararono uccidendo il giovane, senza attendere il segnale che sarebbe dovuto arrivare da una complice. Proprio la confessione della donna ha rappresentato una svolta per le indagini che oggi hanno portato all’individuazione dell’omicida.
Al momento dell’arresto, il presunto killer è stato trovato in possesso di una pistola semiautomatica e di documenti falsi che non gli hanno permesso di evitare di finire in manette. L’arresto di Baldassarre rappresenta un successo per le forze dell’ordine che non serve però a cancellare il dolore e il vuoto lasciato da Lino Romano.