La cultura come bene comune nella città contemporanea. L’identità dell’azione culturale sul territorio per costruire un sentiero di sviluppo e crescita civile attraverso la creazione di nuovi modelli di governance.
Queste e molte altre le tematiche che saranno affrontate durante le “Giornate per la Cultura”. Dal 3 al 5 aprile presso il Convento di San Domenico Maggiore, nel cuore del centro antico di Napoli, operatori, enti, intellettuali, artisti, imprese, collettivi, esperti ed addetti ai lavori si confronteranno per fare il punto sulle politiche culturali messe in campo a livello territoriale. L’iniziativa è organizzata a cura dell’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli.
Obiettivi primari: costruire una piattaforma condivisa che rappresenti un indirizzo per le politiche pubbliche locali e regionali; avviare un ripensamento per i sistemi di gestione della cultura e della creatività a livello nazionale e locale verso un governo delle risorse pubbliche (FUS, Fondi Strutturali) in linea con le tendenze a livello europeo (Creative Europe, Networking) e con i relativi modelli di trasparenza ed efficacia del sostegno pubblico; individuare settori produttivi e ambiti di collaborazione pubblico-privato su cui far convergere l’utilizzo dei fondi europei 2014-2020; elaborare schede-progetto di rilievo strategico che potranno rappresentare la base per l’interlocuzione con il nuovo governo al fine di orientare e concentrare gli investimenti; ed infine, creare un luogo di incontro permanente a Napoli dove istituzioni e rappresentanti della cultura possano periodicamente confrontarsi su nuove iniziative e proposte.
Incontri, dibattiti e tavole rotonde per costruire una cornice di lavoro e stendere una mappa di proposte per la rinascita culturale delle capitale partenopea. Un viaggio nel cuore delle esperienze ed identità culturali locali per scrivere, a più mani, un nuovo sentiero di sviluppo e crescita civile. La cultura si configura così quale forza strategica per la comunità. Principale strumento dell’attività educativa e della promozione sociale dove, i talenti e le vocazioni territoriali, dialogano con il tessuto urbano e ne rimodellano gli spazi.