Avvisi di garanzia in arrivo per l’inchiesta sul crollo alla Riviera di Chiaia: sono circa trenta le persone coinvolte nelle indagini portate avanti dai magistrati della sesta sezione e coordinate dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. L’ipotesi di reato è disastro colposo e gli avvisi di garanzia saranno notificati, secondo quanto scrive ‘Repubblica Napoli’, a diverse persone coinvolte nel cantiere della metropolitana 6 che sorge vicino all’edificio venuto giù: si va dai responsabili dell’Ansaldo alle ditte in subbapalto, ai direttori dei lavori, ai capi cantieri e ancora a collaudatori e agli addetti al controllo forniture.
Gli avvisi di garanzia dovrebbero toccare anche i responsabili dell’Ufficio tecnico del Comune di Napoli, quelli di rete fognaria, gas e acqua, oltre all’amministratore di condominio del palazzo crollato e alla ditta che lavorava nell’edificio.
Mentre le indagini vanno avanti, si procede con le verifiche a strada e edifici della Riviera di Chiaia: controlli che puntano a trovare eventuali segni di instabilità. Inoltre si cerca di far venire alla luce la causa che ha portato all’allagamento della galleria: l’ipotesi più plausibile al momento è che l’acqua abbia bucato una paratia invadendo la galleria.
Nelle indagini ci sono anche gli effetti delle trivellazioni e dell’aumento di traffico lungo la Riviera, ma potrebbe finire anche il sequestro della vasca in via Caracciolo, trovata nello scorso luglio piena di liquami: c’entra qualcosa con i lavori di scavo per la metropolitana? A rispondere saranno gli inquirenti che dovranno individuare le responsabilità e gli errori che hanno portato a un crollo che solo per puro caso non si è trasformato in una tragedia.