Altro colpo alla camorra: dopo l’arresto di Felice Leonardi, finiscono in manette anche i boss Abbinante, a capo della fazione che gestisce alcune delle piazze di spaccio più remunerative di Napoli. Arcangelo e Gennaro Abbinante, figli del capoclan Guido, attualmente in carcere, sono stati fermati insieme con altre 34 persone nell’ambito di un’indagine sullo spaccio di droga.
I carabinieri hanno eseguito 52 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip: le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione, alla cessione, al trasporto e alla commercializzazione di ingenti quantitativi di droga. Oltre ai 36 arrestati, i provvedimenti hanno toccato altre 13 persone già detenute, mentre altre tre sono ricercati: tra le persone coinvolte c’è anche un collaboratore di giustizia, ora ai domiciliari.
Grazie all’utilizzo di intercettazioni ambientali e telefoniche, gli inquirenti hanno portato alla luce un’organizzazione internazionale dedita al traffico di stupefacenti, operativa tra Spagna e Italia: tale rete forniva la droga agli Abbinante che poi si occupavano della commercializzazione. Gli Abbinante sono alleati alle famiglie Notturno e Abete contro i ‘girati’ nella nuova faida di Scampia. L’organizzazione, secondo quanto accertato dai magistrati napoletani, può contare su ampie risorse economiche da destinare all’acquisto della droga, all’assistenza legale dei componenti finiti in carcere e ai loro familiari.
L’inchiesta ha mostrato anche l’esistenza di un gruppo attivo nei Quartieri Spagnoli, residuo del clan delle ‘teste matte’, che si occupava della vendita di droga nella zona. Inoltre è stata evidenziata anche la presenza di un gruppo guidato da Rosario Tripicchio (ucciso a gennaio 2012) che acquistava la droga dagli Abbinante per rivenderla a Catania, Modena, Isernia, Roma e diverse località turistiche romagnole.