Blitz nella notte dei Carabinieri nel rione ‘Piano Napoli’ di Boscoreale, conosciuto come la ‘Scampia vesuviana”: trenta persone sono finite in manette con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre ad altri sei indagati è stato notificato il divieto di dimora in Campania.
L’operazione è nata da un’inchiesta coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Torre Annunziata (Napoli) e ha riguardato una delle più grandi piazze di spaccio della provincia di Napoli, la più importante dell’area vesuviana: gli inquirenti hanno individuato in un asilo abbandonato il luogo dove gli uomini del clan preparavano le dosi di droga e nascondevano le armi.
L’edificio è stato passato al setaccio dalle forze dell’ordine, anche con l’ausilio di cani antidroga: le aule di quella che un tempo era una scuola per bambini, come testimoniato da graffiti e disegni ancora presenti sui muri, erano state trasformate in un laboratorio per il trattamento della droga. Gli stupefacenti venivano poi commercializzati sempre all’interno del rione del comune in provincia di Napoli, dove risiedevano tutti i trenta arrestati: la ‘Scampia vesuviana’ è una zona di Boscoreale, dove c’è una massiccia presenza di famiglie coinvolte nello spaccio di droga, dal crack alla marijuana, che tengono sotto scacco il resto della popolazione con minacce e atti di ritorsione.
L’asilo, come detto, versava in uno stato di totale abbandono ormai da diversi anni: è evidente per gli investigatori come il clan non fosse in alcun modo interessato a far riaprire la struttura, in modo da poterla utilizzare a proprio piacimento per nascondere le armi e preparare la droga.