Una settimana per il futuro del Mercadante: sul teatro stabile di Napoli si addensano nubi nere che potrebbero dar vita a una vera e propria bufera venerdì prossimo, quando è prevista la riunione del consiglio di amministrazione. Il grido di allarme è lanciato dal presidente del cda del Mercadante, il professore Adriano Giannola, dalle pagine di ‘Repubblica’: “Speriamo di non dover convocare i giornalisti tra una settimana per annunciare cose tristi sul futuro del teatro”.
Per il Mercadante, spiega di Giannola, sono in arrivo “problemi strutturali gravissimi”: il punto critico è il mancato arrivo dei contributi da parte dei soci del teatro, Comune, Provincia e Regione. Dei tre enti, solo Palazzo Santa Lucia continua a pagare, ma ora i finanziamenti (oltre un milione di euro) sono bloccati dal patto di stabilità.
C’è poi la Provincia che deve versare circa settecento mila euro, soldi in questo caso bloccati dall’incertezza sul futuro dell’ente. Va ancora peggio per quel che riguarda Palazzo San Giacomo: “Dal 2008 il Comune non paga – spiegano Giannola e il direttore De Fusco -, ma non possiamo più fare a meno di queste risorse. Avanziamo quasi sei milioni di euro e vorremmo incassare almeno una parte di quanto ci spetta per quest’anno”.
Qualcosa potrebbe sbloccarsi grazie al lavoro dell’assessore Di Nocera che è riuscita a far inserire il pagamento del Mercadante tra le voci ‘urgenti’ del bilancio del Comune. Occorre però far presto, perché il rischio è quello di vedere chiudere il Teatro stabile di Napoli, che fino a questo momento è riuscito ad andare avanti grazie a quella che Giannola definisce “creatività finanziaria”: ora però si sta avvicinando il punto di non ritorno e per il Mercadante urgono interventi per evitare che la città perda un altro pezzo di cultura.
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