SANREMO. Non poteva mancare la canzone napoletana al Festival di Sanremo. Ambasciatrice delle melodie partenopee alla 63esima edizione della kermesse canora è Maria Nazionale. Porta in gara due brani scritti per lei da amici, colleghi, Gragnaniello, Mesolella e Servillo, in un mix di tradizione e modernità. Una vita dedicata alla musica ed un grande amore per la sua Napoli.
Come ma ha scelto di partecipare al Festival di Sanremo?
Arriva un momento della carriera, della vita artistica in cui ci si trova a fare il punto della situazione. Analizzi la tua storia e vedi cosa ti è mancato. Adesso mi sento pronta per il Festival, penso di poterci provare. Così scegliemmo di presentare i pezzi e per fortuna sono piaciuti.
Esser giunti qui è coronamento della carriera o semplicemente un passaggio?
Lo considero un punto di partenza. Noi del Sud ce l’abbiamo nell’indole di fare “punto e a capo” e ce lo portiamo dietro. Ho lavorato tantissimo anche al nord e all’estero. Il Festival come risaputo è una bella vetrina, so che mi conoscerà quella parte di pubblico che ancora non mi ha ascoltato.
Che emozioni regala l’Ariston?
Sto provando tutte belle sensazioni. Mi sento bene, ho affrontato il palco l’altro giorno ed è stato magnifico. Giustamente sono emozionata. Quasi non mi sembra vero partecipare al Festival. Tant’è che martedì scorso al risveglio, chiacchierando con il mio compagno, abbiamo scherzato: “stasera inizia Sanremo e come al solito lo guarderemo alla tivù”.
Conosceva già Fabio Fazio e Luciana Lettizzetto?
Ho incontrato per la prima volta Fazio sul palco, durante le prove. È stato carinissimo con me. Vi riporto le sue testuali parole: “sono felice di averti qui al Festival”. La Lettizzetto mi piace tantissimo, non ho avuto ancora il piacere di conoscerla dal vivo. È una donna intelligente che sa il fatto suo. E poi è piccola e nella botte piccola c’è roba buona.
Approda in finale col brano “E’ colpa mia” che batte “Quando non parlo”. Su quale dei due punta per far colpo sul pubblico?
Punto su tutte e due, non ne preferisco uno rispetto all’altra, sono entrambi miei figli. “Quando non parlo” è una canzone scritta da Enzo Gragnaniello, è bellissima. Parla di un sogno, il sogno che ogni uno di noi vorrebbe realizzare nella vita cioè vivere di musica, ed essere liberi, soprattutto in questo momento storico. Non a caso il mio prossimo disco si intitola “Libera”. L’altro brano “E’ colpa mia” è stato scritto da Fausto Mesolella e Peppe Servillo, un pezzo elegantissimo, in dialetto. Poi sarà il pubblico a scegliere quale delle due mandare avanti.
Dove la vedremo impegnata dopo il Festival?
Di certo ci sarà la promozione del nuovo disco. Inoltre siamo già al lavoro per le esibizioni live. Abbiamo pensato ad un concerto nei teatri, stiamo ultimando le special guest, e quali attori mi accompagneranno in questo tour.
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