Napoli, sabato di paura: rapinato dal branco in Corso Umberto

Due rapine a Napoli. Questa volta non c’è stata nessuna insurrezione di popolo: i criminali sono riusciti a portare a termine i loro colpi. Il teatro delle due rapine è il centro città, l’orario le 23 circa di sabato sera: è appena finita Lazio-Napoli, ma l’incubo per le due vittime deve ancora cominciare.

Una è un giornalista, Gino Di Mare e il suo racconto a ‘Repubblica’ rispetta un canone tristemente noto: l’uomo stava percorrendo a piedi corso Umberto ed era intento a parlare a telefono quando sei persone si sono avvicinate armate di pistola, minacciandolo e intimandogli di consegnare il cellulare. Le armi puntate verso le gambe non hanno lasciato alcuno scampo alla vittima che ha consegnato il telefonino, dal valore di circa settecento euro, per evitare di correre altri rischi.

Non è bastato consegnare l’Iphone invece al venticinquenne rapinato a Porta Capuana: il giovane è stato accoltellato alla coscia destra dopo essersi arreso alle minacce di due persone in sella a uno scooter armate di coltello. Dopo aver sottratto lo smartphone dalle mani del ragazzo, uno dei due rapinatori ha lasciato comunque partire il fendente: la vittima è riuscita ad arrivare all’ospedale Ascalesi, dove è stato medicato.

Due vittime di una criminalità che ormai non conosce paura: i rapinatori non si nascondono più, non cercano più strade isolate e poco illuminate. Ora agiscono tra la gente, anche in strade dove non mancano certo i passanti e le auto come Corso Umberto: senza terrore di essere scoperti e fermati, disposti a tutto pur di sottrarre ai malcapitati i loro averi.

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