Il Napoli torna da Roma con un nulla di fatto, con un pareggio agguantato per i capelli e con la Juventus che allunga in classifica mettendosi a più cinque, dopo aver battuto nel pomeriggio la Fiorentina di Montella.
Con il senno di poi, per come si era messa la partita bisognerebbe sorridere per il gol del pareggio di Campagnaro arrivato a pochi minuti dalla fine. Ritmi elevati, passo veloce, tanta grinta ed anche qualche botta di troppo in una partita combattuta fino all’ultimo secondo. Tutto si può dire tranne che sia stata una partita noiosa, al contrario Lazio e Napoli hanno dato il massimo, senza risparmiarsi mai.
Napoli a due facce, come del resto anche la Lazio che nel primo tempo, specie nei primi venti minuti, ha spinto fortissimo sull’acceleratore mettendo alle corde il Napoli e portando subito la partita a proprio favore, con il gol di Floccari che in area azzurra, ha avuto tutto il tempo di metter giù palla e battere De Sanctis. Poi lentamente il Napoli ha iniziato a carburare, sfiorando un incredibile pareggio con Cavani che di testa ha centrato la traversa piena, anche se Floccari pochi minuti prima, poteva siglare la doppietta personale, se il palo non gli avesse negato la gioia del gol su di un siluro potente scagliato da fuori area, con il portiere azzurro che non ha potuto far altro che guardare il pallone infrangersi sul legno alla sua sinistra. Se il primo tempo è andato alla Lazio ai punti, non può dirsi lo stesso per la seconda frazione di gioco, nella quale è sceso in campo un altro Napoli, che per quarantacinque minuti ha messo sotto pressione gli uomini di Petkovic, fino a trovare il pareggio nei minuti finali, con il quarto gol di Campagnaro con la maglia azzurra. Nel mezzo una serie infinita di emozioni che hanno visto il Napoli meritare pienamente il pareggio, ma contemporaneamente la Lazio sfiorare la vittoria in più occasioni fino all’ultimo con la traversa colpita da Floccari, sempre lui, che ancora una volta ha avuto l’occasione di colpire da solo, con la difesa presa in controtempo.
Molteplici i fattori che hanno influito sulla prestazione degli azzurri, che nella prima parte di gara non sono sembrati quelli delle ultime sei partite. Da non sottovalutare la fatica accumulata per gli impegni con le rispettive nazionali per molti degli uomini di Mazzarri, primi fra tutti Hamsik, Cavani e Zunuga, che nonostante le partite giocate mercoledì, ieri sera pur non incidendo come al solito, hanno comunque dato il loro contributo più in termini di partecipazione alla manovra nel traffico della metà campo laziale, che in termini di pericolosità sotto porta, traversa di Cavani esclusa.
Azzurri che nel secondo tempo hanno cambiato passo ed intensità anche per l’ingresso in campo di Insigne, che alla fine del primo tempo ha sostituito Behrami, fuori per infortunio alla caviglia. Lorenzo sin dai primi minuti della ripresa, ha messo in difficoltà mezza Lazio con le sue scorribande palla al piede, con i suoi stop a seguire e con i suoi controlli di palla da vero e proprio fuoriclasse quale lui è.
Un risultato che potrebbe stare stretto agli oltre cinquemila tifosi azzurri al seguito, che non hanno mai smesso di sostenere la squadra e per i quali il pareggio rappresenta quasi una mezza sconfitta. In effetti la Juve ha allungato la distanza e adesso con cinque punti di vantaggio può affrontare gli impegni Champions con una dose di tranquillità maggiore. Un pareggio invece che per come è maturato, ha più il sapore di un punto guadagnato, anzi recuperato, grazie ad una rabbiosa prova d’orgoglio, quando ormai la maggior parte dei tatticismi erano saltati ed in campo c’erano tutti gli uomini d’attacco che si potevano schierare. Onore alla Lazio ed a Petkovic che sono riusciti ad ingabbiare Cavani e tenere sotto controllo Hamsik, ma che alla lunga hanno dovuto cedere il passo allo strapotere territoriale degli uomini di Mazzarri, che non hanno raccolto a pieno i frutti della mole di gioco prodotta nella ripresa.
Risultato tutto sommato giusto e che alla fine premia la resistenza Laziale ma che complica un po’ il cammino degli azzurri in previsione dello scontro del primo Marzo contro la Juventus. Mazzarri non sembra preoccuparsi troppo, perché consapevole di quanto buono fatto fino ad ora e non sarà certo il mezzo passo falso all’Olimpico che influirà sul risultato finale. La resa dei conti è ancora lontana, adesso non resta che recuperare le energie ed affrontare questa serie ravvicinata di impegni che vedono gli azzurri di nuovo in campo a San Valentino per la prima delle due partite di Europa League.
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