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Categories: CronacaNews

La protesta dell’ippica manda in tilt il traffico: tangenziale bloccata tra Agnano e Fuorigrotta

La protesta dell’ippica manda in tilt il traffico a Napoli: la tratta della Tangenziale compresa tra Agnano e Fuorigrotta è stata bloccata questa mattina dalla manifestazione non autorizzata dei lavoratori dell’ippodromo di Agnano. Una settantina di persone ha occupato la carreggiata e bloccato la circolazione, provocando disagi sull’intero traffico cittadino.

Le ripercussioni maggiori si sono avute nei due quartieri dove è iniziata la protesta: alcuni manifestanti hanno invaso la carreggiata compresa tra le due uscite portando in strada anche otto cavalli. I manifestanti dopo essere entrati all’altezza di Agnano si sono diretti verso lo svincolo di Fuorigrotta.

La manifestazione ha costretto l’Anas alla chiusura provvisoria della strada statale 7 Quarter domitiana tra lo svincolo di Lago D’Averno e l’innesto con la tangenziale di Napoli: sul posto sono dovute intervenire le squadre di Anas e Polizia stradale per deviare il traffico in direzione Napoli allo svincolo di Lago d’Averno sulla viabilità locale. La situazione è ora in via di miglioramento, dopo che i manifestanti hanno lasciato la tangenziale imboccando lo svincolo di Fuorigrotta per proseguire il corteo lungo via Cinthia.

Quella di oggi è la seconda protesta spontanea nel giro di pochi giorni: sabato pomeriggio ci fu una manifestazione davanti allo Stadio San Paolo a poche ore dall’inizio di Napoli-Catania. Decine di driver e dipendenti dell’Ippodromo occuparono la rampa che permette alle squadre di accedere all’impianto, creando allarme, poi rientrato, per lo svolgimento della partita. La protesta nasce dalla crisi che sta vivendo l’intero settore ippico, in attesa da otto mesi del pagamento dei premi da parte dello Stato: “Cinquantamila famiglie ridotte allo stremo – si legge su uno striscione – perché lo Stato (dopo aver incassato i soldi delle scommesse) non paga i premi da otto mesi. Vergogna!”

Bruno De Santis

Giornalista professionista napoletano. “Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”.

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