Le buche stradali nel mirino della Procura di Napoli: Stefania Buda, pubblico ministero della sezione reati contro la pubblica amministrazione, ha avviato un’indagine che punta l’attenzione soprattutto sugli interventi di riparazione stradale, sui materiali adoperati e sulle spese sostenute, comprese quelle dovute ai risarcimenti per le vittime di incidenti.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, sta passando al setaccio numerose informative su incidenti ed esposti presentati da cittadini: in particolare, l’indagine ha evidenziato come da anni il Comune di Napoli paga ingenti somme di denaro per i risarcimenti, soldi che invece potrebbero essere destinati alla riparazione del manto stradale.
Agli atti ci sono anche i dati di un monitoraggio sulla situazione delle strade di Napoli e sugli incidenti causati dalle buche, a cui si sono aggiunti i dati forniti dall’assessore alla Mobilità Anna Donati, ascoltata dal pubblico ministero in qualità di persona informata sui fatti. La stessa Donati spiega, dalle pagine del ‘Mattino’, i contenuti del colloquio con il pm Buda: “Sono stata sentita come persona informata sui fatti, in quanto assessore alla mobilità e infrastrutture del comune di Napoli: al pm ho rappresentato le azioni concrete messe in campo da questa amministrazione per contrastare il degrado del manto stradale accumulato ed ereditato da anni di deficit e mancata manutenzione”.
Ora toccherà ai magistrati napoletani valutare se ci sia qualche responsabilità dietro alle pessime condizioni stradali e se possa riscontrarsi qualche irregolarità nell’utilizzo dei materiali usati per riparare le buche stradali, visto che spesso queste ricompaiono alla prima pioggia anche pochi giorni dopo essere state riempite.