“Sono troppo innamorato di Napoli”. E’ una vera è propria dichiarazione d’amore quella che Luigi de Magistris, primo cittadino, ha fatto alla sua città a margine della presentazione della nuova giunta.
Ieri sono stati presentati i due nuovi assessori dell’esecutivo di Palazzo San Giacomo e in conferenza stampa ha dichiarato: “Mi riferivo a me stesso, per ora desidero arrivare vivo con una salute fisica e psichica decente alla fine del mandato che sarebbe un risultato, e magari di poter avere la voglia di continuare perché fare il sindaco della propria città è la cosa più bella che possa capitare”.
L’amata Napoli, però, sta affondando in un mare di problemi e verrebbe da chiedere ai napoletani se si sentono davvero amati dalla loro Amministrazione comunale. L’ultima emergenza, solo in ordine cronologico, riguarda il trasporto pubblico. I bus cittadini sono fermi nei loro stabilimenti, poiché a secco di gasolio per camminare. Senza fondi, i mezzi dell’ANM sono rimasti fermi e i cittadini in preda ai disagi. Tra i pendolari si è subito innalzato un vespaio di polemiche, parlando di un ritorno al dopoguerra.
A questo si va ad aggiungere il problema sicurezza, con una guerra di camorra che ha segnato le ultime due vittime, entrambi ventenni, nelle ultime ventiquattro ore durante un agguato a Ponticelli, zona est della città.
I napoletani proprietari di un immobile si trovano a pagare un altro conto salato. Palazzo San Giacomo, sull’orlo della bancarotta, ha stilato un piano di rientro finanziario pluriennale, aderendo al decreto “Salva Comuni”. Il piano farà arrivare nella casse comunali circa 280 milioni di euro, ma tra le conseguenze c’è la crescita dell’Imu che aumenterà di un punto, arrivando all’aliquota massima (0,6 per mille).
Ha ragione il sindaco quando si augura di arrivare vivo e in salute fisica e psichica decente alla fine del mandato. Il cambiamento tanto agognato, è ancora lontano.