Se Firenze si è rivelata una trasferta difficile, quella al Tardini contro il Parma non sarà certamente da meno. Lo sa bene Walter Mazzarri, che con i suoi collaboratori in settimana ha visto e rivisto i filmati delle partite degli uomini allenati da Donadoni, che tra le mura casalinghe stanno costruendo una salvezza che se tutto andrà bene, potrà arrivare molto prima del tempo. A guardare la classifica infatti gli emiliani non hanno poi molto da temere e calendario alla mano l’ultima loro sconfitta si data 9 dicembre 2012 a Bergamo, poi una serie di vittorie importanti e risultati di tutto rispetto come il pareggio (meritato) contro la Juventus capolista. Non c’è dubbio oggi gli azzurri dovranno cingere d’assedio l’area avversaria se vorranno tornare a casa con il sacco pieno di tre punti quanto mai necessari per non perdere il distacco dalla vetta. Proprio il tema dei tre punti necessari sarà da qui alla fine del campionato il leit motif che accompagnerà il Napoli e la stampa che segue il Napoli. Argomento scontato eppure per nulla banale perché senza vittorie non si ritorna nell’Europa che conta.
Donadoni contro Mazzarri. Passato contro presente, una sfida tra due allenatori che potrebbe avere il sapore amaro della vendetta. Il primo che si è seduto sulla panchina del Napoli nel Marzo del 2009 sostituendo Reja e che con il Napoli è restato solo otto mesi, raccogliendo in 19 partite totali 5 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte prima di essere sostituito proprio da Walter Mazzarri. Sostituito senza riuscire ad imprimere alla squadra la sua identità e la sua mentalità di gioco. Tutto il contrario ha fatto il mister di San Vincenzo, che invece la squadra l’ha modellata e come, giorno dopo giorno, mese dopo mese, fino a crerare quella creatura fantastica e competitiva che è oggi il Napoli, secondo in classifica, in piena lotta per lo scudetto e per un piazzamento in Champios League. Due destini che si incrociano nuovamente in una sfida importante per entrambe le squadre. I padroni di casa (ex squadra anche di Cannavaro e Dzemaili) non vorranno certamente fare da sparring partner per gli azzurri, che di contro hanno un necessario e quanto mai indispensabile bisogno di vincere per continuare a correre.
Tutto bene in casa Napoli. Non poteva trascorrere settimana migliore in quel di Castelvolturno, con il gruppo quasi al completo al quale si è aggiunto anche Gamberini, autore di un recupero lampo. Tutti scalpitano per poter giocare ad iniziare da capitan Cannavaro, che vorrebbe riprendere il suo posto al centro della difesa oltre che la fascia sul braccio ed il piccolo infortunio rimediato da Gamberini potrebbe offrirgli qualche chance di partire titolare contro la sua ex squadra. Fermo Behrami per squalifica, al suo posto sarà Dzemaili ad affiancare Inler al centro del campo. L’unico dubbio resta Maggio alle prese con un problema alla mano. Li davanti invece la concorrenza sta diventando sempre più spietata e tolto Cavani, titolare inamovibile, Pandev, Insigne e Calaiò stanno facendo davvero il massimo per guadagnare la maglia da titolare. Mazzarri ha notato come l’arrivo dell’arciere da Siena, abbia messo in moto un meccanismo di sana competizione, per il quale tutti in allenamento fanno sempre un po’ di più e sempre meglio per ingraziarsi il mister e scendere in campo dal primo minuto. Mazzarri dal canto suo sa benissimo che prima o poi dovrà metterli in campo tutti e con buona ragione fa bene a tenere alta la tensione in vista anche dell’Europa League che a breve tornerà per risucchiare energie fondamentali per il proseguimento della rincorsa al vertice della classifica.
In città l’entusiasmo è tanto, si sente e si avverte nelle strade, nei bar, al mercato, nei negozi ed in qualsiasi luogo nasca l’occasione per parlare di calcio. Lo hanno visto anche gli stessi giocatori del Napoli quando al rientro da Firenze in treno, a Piazza Garibaldi sono stati accolti da una folla numerosissima di tifosi che hanno fatto sentire tutto il loro entusiasmo nonostante il pareggio rimediato contro i viola di Montella. Tutto pronto dunque per una sfida che si preannuncia infuocata dalla quale si spera il Napoli ed il fiume umano di tifosi al seguito (quasi cinquemila) possano tornare a casa con un’altra preziosissima vittoria.