Sono dieci gli esponenti di estrema destra destinatari dei provvedimenti cautelari eseguiti questa mattina dai Carabinieri dei Ros a Napoli e in altre città non solo della Campania: le accuse sono di banda armata, detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplosivo, lesioni a pubblico ufficiale ed attentati incendiari.
Oltre che nel capoluogo partenopeo, gli arresti sono scattati anche a Salerno e Latina: nel mirino degli inquirenti c’è un’associazione sovversiva, riconducibile a personaggi legati all’estrema destra extraparlamentare. Ad emettere le ordinanze è stato il giudice per le indagini preliminari di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale: tra le accuse c’è quella di aver pianificato gli scontri di piazza avvenuti a Napoli nella primavera del 2011.
Tra gli altri episodi contestati ai dieci destinatari dei provvedimenti cautelari c’è il lancio di bottiglie incendiarie contro un centro sociale di Napoli, manifestazioni non autorizzate alla Facoltà di Lettere sempre nel capoluogo partenopeo, aggressioni ‘squadriste’ contro avversari politici e indottrinamento di giovani militanti all’odio etnico e all’antisemitismo. Secondo l’accusa, alcuni degli arrestati avrebbero inoltre organizzato uno stupro di gruppo nei confronti di una studentessa appartenente alla comunità ebraica e un attentato incendiario nei confronti di un’attività commerciale del centro di Napoli.
Tra gli arrestati c’è anche Emmanuela Florino, 26 anni, figlia di un ex senatore prima del Movimento Sociale Italiano e poi di Alleanza Nazionale: candidata alla Camera con Casapound Italia, per lei sono scattati gli arresti domiciliari. Stessa misura cautelare anche per un altro esponente di Casapound Italia e per un’altra candidata alle elezioni di febbraio nelle liste di Forza Nuova.
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