Giallo a Napoli dopo il ritrovamento sui binari della Circumvesuviana del cadavere di Vincenzo Manzi, 55 anni, originario di Teggiano ma residente ad Ercolano: il suo corpo è stato visto da un macchinista che ha immediatamente bloccato la linea. Prima del ritrovamento, avvenuto all’alba di lunedì, secondo quanto accertato dai riscontri, il cadavere sarebbe stato travolto da due treni.
Lo stop alle corse ha creato non pochi disagi: migliaia i viaggiatori fermi sui binari, tanti quelli che hanno preferito utilizzare l’auto privata per arrivare a Napoli con la circolazione che è andata in tilt. Il traffico risulta attualmente completamente bloccato nell’intera area vesuviana, in particolare tra Ercolano, Portici e San Giorgio a Cremano.
Sul caso stanno ora indagando le forze dell’ordine: toccherà ora gli inquirenti capire cosa sia successo a Vincenzo Manzi, separato e con una figlia ventenne. Dai rilievi del medico legale e dalle indagini affidate al pubblico ministero Milana Cortigiano si cercherà di ricostruire gli ultimi attimi di vita dell’uomo. I primi accertamenti hanno evidenziato come il 55enne non avesse alcun tipo di legame con attività illecite e non sembrava afflitto da problemi tali da far pensare ad un suicidio. Gli esami sul cadavere, in corso presso la banchina della stazione di Portici via Libertà in direzione sud, dovranno invece stabilire l’ora del decesso, anche se le analisi sono rese molto complicate dalle condizioni in cui è stato ritrovato il corpo.
Le forze dell’ordine esamineranno anche i cinque convogli transitati sul punto in cui è stato rinvenuto il cadavere da ieri sera: in particolare si attende il rientro da Napoli del convoglio direttissimo transitato alle 6.40 verso Sorrentino per verificare l’eventuale presenza di tracce sulla carrozzeria.