Duro colpo alla criminalità organizzata: i carabinieri della compagnia di Casal di Principe hanno fermato questa mattina Carmine Schiavone, attuale reggente del gruppo Schiavone del clan dei Casalesi, figlio di Francesco Schiavone, detto ‘Sandokan’, superlatitante arrestato sempre nel comune casertano nel luglio del 1998 e considerato ancora oggi capo dell’organizzazione criminale di Casal di Principe.
L’accusa nei confronti di Carmine Schiavone è tentata estorsione aggrava dal metodo mafioso: l’ordine di fermo è stato emesso dai magistrati della Direzione antimafia di Napoli. Shiavone è stato trovato in un locale notturno di Aversa dove era in corso una riunione tra appartenenti al clan camorristico: con lui c’erano,infatti, due pregiudicati di Casal Di Principe e il titolare del locale. Alla vista dei carabinieri, ‘Carminotto o staffone’ è riuscito in un primo momento a sfuggire alla cattura passando per un vicolo sul retro del locale.
Le forze dell’ordine lo hanno però inseguito e dopo circa un’ora sono riusciti a bloccarlo: al momento della cattura, Carmine Schiavone è stato trovato in possesso di otto mila euro in contanti e una volta fermato si è rivolto ai carabineri dicendo ‘Siete stati bravi’. Il suo arresto è considerato dalle forze dell’ordine una bella vittoria nei confronti dell’organizzazione camorristica: “È un durissimo colpo – spiega Michele Centola, comandante della compagnia dei Carabinieri di Casal di Principe -, speriamo sia quello finale e che serva a convincere chi paga il pizzo e subisce le estorsioni a denunciare”.
In contemporanea al fermo di Carmine Schiavone, la Direzione investigativa antimafia di Roma eseguita il sequestro di beni per due milioni di euro nei confronti della famiglia D’Alterio, considerata vicina al clan dei Casalesi.
I commenti sono chiusi.