La bellezza ha il sapore del cambiamento e, in questo caso, dell’ambiente. C’è grande fermento a Napoli per la prima al San Carlo della Rusalka diretta da Manfred Schweigkofler. Il debutto dell’opera è atteso per sabato 19 gennaio e sarà in replica fino al 29.
La grande novità c’è nel risvolto ambientalista dell’opera, in quanto tutti i costumi di scena sono stati realizzati interamente con materiale riciclato dalla costumista e scenografa Mateja Benedetti. Il San Carlo, infatti, è stato tra i primi a rispondere all’appello di Legambiente per presentare un disegno di legge sulla bellezza.
“La bellezza come tema portante di scelte concrete, la qualità come chiave di ogni trasformazione del territorio. E’ questo il filo conduttore del disegno di legge redatto da Legambiente: una proposta per fare della prossima legislatura finalmente un’occasione di cambiamento“, si legge sul sito del movimento ambientalista.
Sotto il porticato del teatro per tutta la durata degli spettacoli è stato allestito un blu carpet ecologista dove ogni sera gli spettatori sono invitati a sfilare con abiti e accessori che si ispirano a “moda ambientalista e a chilometro zero”. Le creazioni più belle saranno premiate da un’apposita commissione giudicatrice. Ma oltre alla moda, Rusalka omaggia Napoli anche con l’arte.
Sotto il porticato sono esposte cinque sculture in metallo di Riccardo Dalisi, che saranno accompagnate dall’installazione sono “Il suono che ride” a cura di Simona Perchiazzi. L’installazione musicale sarà animato dalla performance del maestro Pasquale Bardaro, percussionista stabile del Teatro San Carlo. Bardaro suonerà le opere di Dalisi, eseguendo brani da Bolero di aurice Ravel, Sinfonia n. 7 di Dmitrij Šostakovič, Histoire du Soldat di Igor Stravinsky, e Concerto per Orchestra di Béla Bartók .
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