Nemmeno tre anni di vita e Fondazione Sudd, la onlus di Antonio Bassolino, chiude i battenti. Il motivo: assenza dei fondi necessari per andare avanti.
La notizia è stata data tramite un post di facebook, sulla pagina ufficiale della Fondazione: “Il C.d.A. di Fondazione Sudd si è riunito per esaminare la situazione finanziaria, che aveva già mostrato negli ultimi anni segni di sofferenza. Il C.d.A. ha preso atto che si è venuto a determinare uno squilibrio strutturale tra entrate ed uscite. Da sempre la Fondazione non ha usufruito di alcun contributo pubblico, e gli stessi contributi degli amici sostenitori si sono ridotti”.
Ancora, si legge: “Non abbiamo dunque le risorse necessarie per continuare ad essere, come abbiamo cercato di fare in questi anni, un punto di incontro e di confronto per diverse forze culturali e politiche. Si è così deciso di avviare le procedure per la chiusura delle attività. Il Presidente ed il C.d.A. ringraziano il comitato scientifico e tutte le persone che hanno seguito con simpatia ed attenzione le iniziative della fondazione”.
Per l’ex presidente di via S. Lucia, però, questo non è l’unico motivo per balzare agli onori della cronaca. Poche ore dopo la notizia della chiusura della Fondazione, Bassolino è intervenuto anche sulla politica del Pd, partito che lo ha eletto prima sindaco di Napoli e poi presidente della Regione per diversi mandati.
In un’intervista di Pietro Treccagnoli su Il Mattino, Bassolino ha criticato le scelte del Partito Democratico in Campania, parlando di liste deboli . Lui stesso ha dichiarato: “Una volta entrato in cabina farò molta fatica a mettere la croce sul simbolo del mio partito. Lo farò solo per rispetto della mia storia politica”. Bassolino critica i suoi compagni di partito anche per la chiusura di Fondazione Sudd. “Quando la notizia del rischio di chiusura è stata data ai giornali, ho immaginato che qualcuno si facesse avanti per sostenerci, ma nessuno ha parlato”.