Fondi Regione Campania, altri due consiglieri indagati

Si allarga lo scandalo della Regione Campania: l’inchiesta portata avanti dalla Procura di Napoli coinvolge ora anche Angelo Polverino, coordinatore vicario del Pdl a Caserta e in lista per una candidatura al Parlamento, e Nicola Caputo, vicepresidente del gruppo Pd in consiglio regionale e candidato alla Camera per il collegio Campania 2.

Nei loro confronti sono stati notificati avvisi di garanzia, con gli inquirenti che hanno disposto anche delle perquisizioni: l’accusa della quale devono rispondere i due politici sono truffa e peculato nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi in Consiglio regionale.

L’indagine è quella che ha portato nel mese di dicembre all’arresto di Massimo Ianniciello, consigliere regionale del Pdl, da tre settimane agli arresti domiciliari: l’accusa nei suoi confronti è di essersi appropriato di decine di migliaia di euro (64mila per la precisione) destinati a fondi per la comunicazione politica, senza aver realizzato alcun tipo di attività, ma semplicemente costringendo alcune aziende ad emettere false fatture.

Un modus operandi che evidentemente era attuato anche da altri politici presenti nel consiglio regionale: almeno è quello che ipotizza il pm Giancarlo Novelli che, coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Greco, ha passato al setaccio altre fatture false e aziende compiacenti. In questo modo avrebbe portato alla luce altri utilizzi indebiti dei fondi destinati alla comunicazione politica: così nel mirino degli inquirenti sono finiti anche Polverino e Caputo, che oltre alla carriera politica vanta un passato da campione di Volley ed è anche un noto imprenditore vinicolo. Oltre a loro sarebbero coinvolte anche alcune aziende, nei cui confronti sono ora in corso delle perquisizioni. 

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