Saviano all’attacco di de Magistris: lo scrittore lancia un appello al sindaco di Napoli non lesinando toni duri e spargendo ulteriore fuoco su una polemica che va avanti da ormai oltre un anno. Nell’appello che sarà pubblicato nel numero dell’Espresso in edicola domani, l’autore di Gomorra non fa sconti al primo cittadino: “Nessuna riforma avviata. Periferie dimenticate. Dov’è la Napoli promessa?”.
Saviano ricorda il suo appoggio a de Magistris in campagna elettorale, una posizione però ormai superata: “Ciò che fa più male è vedere come non sia iniziato nessun percorso di riforma. A meno che riforma non si intenda cambiare uomini e mettere i propri”. Una critica dura quella dello scrittore che si dichiara consapevole che “qualsiasi forma di critica venga rivolta a lei e al suo operato viene interpretata come una critica personale. O si è con lei in tutto o si è un suo nemico”.
Il sindaco è colpevole di non aver avviato nessun tipo di cambiamento: “Nessuno pretendeva che lei potesse costruire una città nuova. Nessuno pretendeva che risolvesse camorra, monnezza, trasporti, sanità. Ma che almeno iniziasse un percorso questo sì. Un percorso che oggi non si vede se non in quelle ridicole biciclettine disegnate sul basalto e sui sampietrini sconnessi, al centro dei marciapiedi, che in nessun’altra città a parte Napoli qualcuno avrebbe potuto spacciare per pista ciclabile”.
Un attacco frontale, senza mezzi termini, che riprende anche la querelle sulla fiction di Scampia e si chiude con l’accusa più pesante, quella che Saviano va ormai ripetendo da tempo: che De Magistris ha utilizzato Napoli come ” una scomoda piattaforma, un difficile volano per un’attività politica nazionale”.