Rifiuti Napoli, Del Giudice: “Stir pieni e i cittadini non aiutano”

A Napoli rifanno capolino i sacchetti della spazzatura: niente a che fare con le tante emergenze che hanno contraddistinto l’ultimo ventennio del capoluogo campano, ma il segnale di un equilibrio precario che potrebbe saltare in men che non si dica. Tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, in alcune strade della città la raccolta dei rifiuti non è stata fatta e così i contenitori si sono andati riempendo: la causa è anche nell’esaurimento degli Stir, stabilimenti di triturazione e imbustamento rifiuti, con i camion dei rifiuti costretti a lunghe attese prima di poter liberarsi del loro carico.

A spiegare la situazione, in un’intervista al ‘Corriere del Mezzogiorno’, è il presidente di Asia Raffaele Del Giudice: “Gli Stir che servono Napoli sono a Giuliano, Caivano e Tufino e attualmente non hanno più spazio per l’immondizia napoletana. Decine e decine di nostri camion sono in fila in attesa di sversare. Su ogni camion deve esserci necessariamente un autista. Il quale, al termine delle sue ore di lavoro, deve essere sostituito da un collega. Tutto questo sottrae forze alla raccolta e allo spazzamento”.

Ecco quindi l’origine dei cumuli di rifiuti riapparsi a Napoli dove comunque molto è stato già fatto e molto potrebbe essere ancora fatto, come i tre impianti di compostaggio che sarebbero dovuti sorgere a Scampia, Ponticelli e Bagnoli: “Non ne ho più notizie – afferma Del Giudice – . Immagino ci siano problemi relativi alle procedure burocratiche e poi la crisi economica e i tagli alla spesa pubblica devono aver reso il quadro più complesso”.

Una mano però dovrebbero darla anche i cittadini che invece contribuiscono con il loro comportamento a rendere più sporche le strade di Napoli: “Finiamo di spazzare alle 8,10 e alle 9 le strade sono già sporche. Succede a Piazza Garibaldi, ma anche in viale Giulio Cesare dove all’altezza degli sportelli delle auto in sosta ci sono sempre bottiglie vuote e fazzolettini: pare che non si possa uscire dalle auto senza prima gettare qualcosa in strada”.

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