Tangenziale di Napoli, nuovi aumenti in vista

Ormai una poca gradita abitudine: con l’avvicinarsi dell’anno nuovo, si torna a parlare di un aumento delle tariffe della Tangenziale di Napoli. Per gli automobilisti si prospetta l’ennesima stangata, anche se i tempi non sono ancora definiti: la società ha chiesto l’autorizzazione di ritoccare verso l’alto le attuali tariffe, 90 centesimi, in modo da poter sostenere gli investimenti già attuati e quelli in programma nei prossimi mesi.

L’aumento dovrebbe essere pari a cinque centesimi, mentre è ancora da decidere la platea dei destinatari: sicuramente riguarderà i mezzi pesanti, ma è probabile che venga applicato anche ad auto e moto. Tocca ora al ministero delle Infrastrutture prendere la decisione definitiva e solo allora si potrà sapere se l’aumento ci sarà e se sarà in vigore dal 1 gennaio 2013 o più in là.

A spiegare la necessità di aumentare le tariffe è Paolo Cirino Pomicino, presidente del Cda di Tangenziale di Napoli spa: “È necessario finanziare le opere di potenziamento e di messa in sicurezza della rete – spiega l’ex ministro al ‘Mattino -. Mi riferisco agli svincoli di Capodimonete e corso Malta, all’ampliamento della tangenziale per inserire comuni come Giugliano, Marano e Qualiano, al miglioramento dell’illuminazione e alla gestione del sistema Tutor. Senza contributi da Stato ed Enti locali, serve l’aiuto dei contribuenti”.

La possibilità di un aumento fa scattare immediate le polemiche, con i Verdi Ecologisti che sono pronti a mettere in atto una raccolta firme da inviare al ministero: “Se ci sarà l’ok, come peraltro successo negli anni precedenti, ci troveremo davanti ad un rincaro del 52% in sette anni – affermano Francesco Borrelli e Carmine Attanasio- . Un record che non ha precedenti ed è assolutamente svincolato dall’inflazione. Tra l’altro, in Europa, la tangenziale di Napoli è l’unico asse viario all’interno di un città ad essere a pagamento”.

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