Niente corse per Cumana e Circumflegrea ‘fino a nuovo avviso’: treni fermi, stazioni chiuse e viaggiatori a piedi nel periodo dell’anno in cui dovrebbe registrarsi il maggior numero di utenti per il trasporto pubblico. Ancora una giornata nera per la Sepsa, la più brutta di un anno che passerà agli annali per essere uno dei peggiori, se non proprio il peggiore, degli ultimi tempi: l’ultimo colpo al già traballante equilibrio dell’azienda lo hanno dato i vertici della società.
Le notizie sull’impossibilità di pagare le tredicesime e sulle difficoltà ad assicurare anche gli stipendi ordinari, dovrebbero arrivare venerdì, hanno di fatto sancito lo stop delle corse: niente soldi, niente treni con i lavoratori che si vedono costretti a passare un Natale di sacrifici.
Senza tredicesima, forse senza retribuzione, più che ai regali sono costretti a pensare a come arrivare a fine mese, come provare a sopravvivere in una situazione per la quale non si vede soluzione: ovvia la solidarietà rivolta a loro dalle varie istituzioni locali. Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia spiega di aver parlato con il governatore Caldoro e assicura che la situazione potrebbe sbloccarsi nella prossima settimana. Al fianco dei lavoratori anche da parte dei sindaci di Bacoli e Monte di Procida, proprio quei comuni flegrei, insieme a Quarto, che risentono maggiormente delle difficoltà.
Territori completamente tagliati fuori, i cui cittadini non hanno alternative all’utilizzo dei mezzi di trasporto privato, perché quelli pubblici di fatto non esistono più: in tempo di crisi, con il prezzo della benzina alle stella, non è certo il modo migliore di passare il Natale.
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