Hanno aiutato Giuseppe Setola, boss dell’ala stragista del clan dei Casalesi, ad ottenere gli arresti domiciliari con un falsa certificazione di cecità: per questo l’avvocato Gerry Casella, legale di Setola, e l’oculista Aldo Fonterré sono stati arresti su ordine del giudice Pasqualina Paola Laviano.
L’accusa nei confronti di Casella, assessore e consigliere comunale a Casagiove in quota Pd, è di associazione camorristica, mentre il medico deve rispondere di concorso esterno: secondo l’accusa sono stati loro a favorire la diagnosi di una grave patologia agli occhi che permise a Setola di lasciare il carcere e finire agli arresti domiciliari.
Una volta fuori dalla prigione, il boss dei Casalesi riorganizzò il proprio clan dando vita a una serie di agguati contro i familiari dei pentiti e contro gli imprenditori che si erano ribellati alla camorra: una scia di sangue che ha raggiunto il suo apice con la strage di Castelvolturno del settembre 2008 nella quale persero la vita cinque extracomunitari. L’ordinanza di custodia cautelare disposta dal giudice Laviano ha raggiunto anche lo stesso Giuseppe Setola, Massimo Alfiero e Gabriele Brisciano, gli ultimi due già presenti in indagini sui Casalesi. Insieme a Casella e Fonterrè, Alfiero e Brisciano rispondono anche di frode processuale; stralciata invece la posizione dell’altro legale di Setola, l’avvocato Salvatore Maria Lepre, finito in manette nei giorni scorsi con l’accusa di millantato credito.
La richiesta di custodia cautelare è stata presentata dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia Antonello Ardituro e Cesare Sirignano con il procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho: attualmente sono in corso perquisizioni a Casagiove, Milano e Pavia.
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