Niente autobus a Napoli questa mattina: gli utenti dell’Anm hanno ricevuto una brutta sorpresa a causa della protesta degli autisti dell’azienda, con quasi tutti i bus fermi. La protesta spontanea dei conducenti nasce dal mancato pagamento della tredicesima: soltanto ieri, una nota dei vertici dell’Anm assicurava “in base a nostre informazioni” l’accredito delle retribuzioni entro il 21 dicembre.
Parole però che non sono servite a rassicurare gli autisti che chiedono maggiori garanzie, non solo sul pagamento delle tredicesime ma sul futuro dell’azienda: ” Non vogliamo più promesse, ma fatti – spiega Alfonso Tricinelli della Faisa Cisal al ‘Mattino’ -. Andremo avanti fino a quando il Comune non deciderà di convocare tutte le organizzazioni sindacali: vogliamo garanzie sul futuro dell’Anm”.
La protesta dei conducenti ha creato notevoli disagi in città: sono chiusi i depositi di Cavalleggeri, Via delle Puglie e Carlo III, mentre appena una decina di autobus è in strada per garantire il servizio minimo. Per non scendere in strada, i lavoratori hanno fatto appello alla mancanza di sicurezza dei mezzi: un tecnica già utilizzata in altre occasioni per proteste improvvise. Una situazione che arriva all’indomani di una giornata di passione vissuta sul fronte trasporti: martedì è, infatti, stato un calvario per chi usufruisce dei mezzi pubblici, ma anche per chi ha provato a muoversi con i mezzi propri.
Protagonisti delle proteste di ieri i lavoratori dell’Eavbus che hanno ostruito la circolazione, creando notevoli disagi al traffico, con alcuni automezzi messi di traverso lungo via Galileo Ferraris e bloccato la Cumana con un mezzo posizionato sui binari. Oggi tocca agli autisti dell’Anm manifestare il loro scontento e ancora una volta a farne le spese sono i viaggiatori, protagonisti incolpevoli di un calvario che non conosce fine.