Nessuno la voleva, ma alla fine è arrivata. Il Napoli incassa la prima sconfitta casalinga della stagione e lo fa nel peggiore dei modi. Una partita che lascia con l’amaro in bocca per come alla fine è arrivata. Dalla gioia di una potenziale vittoria si è passati ad una sconfitta maturata tra l’incredulità di tutti. Cinque minuti. Cinque fatali minuti nei quali il Napoli ha mollato, subendo due gol nella maniera più rocambolesca possibile.
La settimana più brutta avuta dal Napoli fino ad ora. Dalla rabbia di Milano alle tensioni per il verdetto del procuratore Palazzi, fino alle disattenzioni difensive che ieri sera sono costate tantissimo, facendo arrivare la sconfitta che non ti aspetti. Il tonfo dell’Inter contro la Lazio, aveva rimesso in gioco il Napoli per la caccia al secondo posto e quindi le motivazioni per una vittoria netta e convincente c’erano tutte. Invece è il Bologna a passare in vantaggio, innescando la reazione furiosa del Napoli che per tutto il primo tempo ha cercato il gol del pareggio, senza trovarlo. La ripresa ha visto un Napoli ancora più aggressivo che prima ha raggiunto il pareggio con un inedito Gamberini in versione “rapace dell’area di rigore” e poi il gol del sorpasso, con uno splendido cross di Lorenzo Insigne che ha messo sulla testa di Cavani un pallone calibrato con il goniometro, che il Matador ha messo in rete di testa centrando il suo quarantesimo gol in questo anno solare. Ma il Napoli ha fatto di più ed ha cercato con insistenza anche il gol che avrebbe chiuso la partita. Qui entra in gioco il fattore sfortuna, perché gli azzurri hanno prodotto una mole di gioco impressionante, senza però concretizzare gli sforzi. Un dispendio di energie che alla fine è costato un prezzo altissimo, perché al quarantesimo l’albanese Kone ha trovato un eurogol dal limite dell’area che ha ammutolito il San Paolo. Tutto da rifare e rimonta gettata al vento. Il Napoli però non si è arreso ed ha provato lo scatto d’orgoglio che però non ha portato a nulla. Al contrario allo scadere del tempo, quando nessuno se lo aspettava, il Bologna è riuscito a mettere a segno anche il gol del sorpasso con un redivivo Portanova al suo ritorno in campo dopo quattro mesi di squalifica. Il Napoli riesce a resuscitare i morti.
L’amarezza di Mazzarri. Ieri sera il mister azzurro ha dovuto tristemente ammettere che il suo Napoli non è ancora una big, perché si commettono ancora errori che risultano fatali. Errori non soltanto in difesa, ma soprattutto in fase di realizzazione, perché se spendi tanto ed il tuo avversario si difende passivamente, alla fine ti ritrovi stanco, affaticato, poco lucido mentalmente e può capitare che subisci gol che in altre occasioni non avresti subito. La squadra con lui è cresciuta tantissimo, ma questi cali di tensione sono il sintomo che ancora molto c’è da fare affinché il Napoli sia completamente consapevole e padrone della propria potenzialità. Non cerchiamo colpevoli individuali, non sarebbe giusto, ma gli errori difensivi sono palesi ed è li che si deve continuare ad insistere per poter diventare davvero una solida realtà.
Il San Poalo cade nel silenzio, occhi increduli e lucidi per una delusione che brucia, perché tutti già assaporavano il gusto di una vittoria che poteva alleggerire la pillola amara della imminente sentenza della giustizia sportiva e che potrebbe penalizzare la società in classifica e privarla del suo capitano per un lungo periodo. Rabbia mista a dolore dunque per un Napoli che davvero non merita sanzioni così pesanti, visto il trattamento riservato alla Juve e la squalifica farlocca di Conte. Tutta la città è intorno al suo capitano, tutti sperano in un nulla di fatto, il primo è proprio il mister azzurro, da sempre primo difensore dei suoi giocatori. Non resta dunque che attendere il verdetto che potrebbe arrivare già nelle prossime ore, o al massimo domani. Coraggio capitano Napoli è sempre con te!