Ancora uno sfratto per la storica libreria napoletana Treves: dopo essere stata costretta ad abbandonare la sede di via Toledo, la libreria dovrebbe ora lasciare anche l’immobile di proprietà del Comune in piazza Plebiscito. Il 29 novembre scorso è stato, infatti, firmato dal dirigente del servizio demanio e patrimonio il provvedimento di sfratto per morosità nei confronti della libreria fondata nel 1861 e nei prossimi giorni dovrebbe essere notificato a Salvatore De Martino, rappresentate legale della società.
Dalla data della notifica, Treves ha tempo due mesi per il ricorso al Tar o quattro per ricorrere al Presidente della Repubblica: lo sfratto è arrivato per la mancata sottoscrizione del contratto di locazione e quindi il mancato pagamento dei canoni dovuti. Una segnalazione inviata all’amministrazione comunale lo scorso 24 aprile dalla Romeo Gestioni.
In totale, secondo quanto quantificato dalla stessa Romeo, i mancati pagamenti ammontano a circa 162 mila e 500 euro: lo scorso 18 luglio le inadempienze sono state contestate a Treves, senza peraltro che la libreria fornisse alcuna risposta, secondo quanto sostenuto dal servizio demanio e patrimonio. Una situazione che, sempre secondo i funzionari comunali, avrebbe fatto venire meno alle ‘condizioni per il mantenimento dell’assegnazione’: ecco quindi la revoca e il provvedimento di sfratto, destinato a suscitare molte polemiche.
Le stesse che sorsero nel 2006, in occasione dello sfratto dagli storici locali di via Toledo, quando semplici cittadini, intellettuali e associazioni si mobilitarono a difesa di Treves, portando il Comune ad offrire lo spazio in piazza Plebiscito: ora è proprio Palazzo San Giacomo a vestire i panni del ‘cattivo’ e a cacciare la storica libreria dai nuovi locali.