La Milano nerazzurra continua ad essere stregata per il Napoli. Ieri sera gli azzurri sono ritornati a casa con un pugno di mosche, dopo aver giocato una partita dall’intensità agonistica incredibile. Tanto Napoli e di fronte una piccola Inter che ha interpretato alla grande la parte della provinciale, che doveva per forza di cose fare risultato contro una big. Per stessa ammissione di Diego Milito, autore del secondo gol, la vittoria di ieri sera dei nerazzurri vale doppio rispetto ad un’altra semplice vittoria, perché arrivata contro una delle squadre più forti del campionato. Il Napoli gioca, attacca gli spazi, è padrone del campo. Di fronte però c’è una squadra che sa anche soffrire, merito dell’esperienza degli anziani che si son sacrificati anche per i giovani compagni di squadra. Grande la prova di capitan Zanetti e Cambiasso, come anche quella di Milito, che è riuscito a capitalizzare al massimo l’unico tiro in porta che ha fatto in tutta la partita. Peccato per il primo gol che il Napoli ha incassato con l’ingenuità di una dilettante. Uno schema su calcio d’angolo con Guarin che fa finta di tornare verso la sua area e che improvvisamente si gira e scatta verso la porta dei partenopei e solo soletto mette in rete la palla, sul palo di un colpevole De Sanctis che è riuscito a farsi infilare nonostante fosse a pochi centimetri palo.
Solo Napoli in campo. Il primo tempo ha visto un’Inter che dopo il gol arrivato all’ottavo minuto, lentamente si è chiusa nella propria metà campo, schiacciata dalla rabbia agonistica dei partenopei che hanno iniziato a produrre una mole di gioco offensivo impressionante. Hamsik, nonostante la febbre che lo ha colpito in settimana e soprattutto Insigne in stato di grazia, hanno preso per mano la squadra, costringendo i nerazzurri in alcuni momenti a fare vere e proprie barricate in area di rigore. Monumentale anche la prova di Berhami che a centrocampo l’ha fatta da padrone, facendo vedere a Gargano che a Napoli la sua mancanza non si sente affatto. Una strenua difesa ad oltranza dell’uno a zero che non ha permesso al Napoli di capitalizzare quanto prodotto. Gli azzurri già a metà del tempo meriterebbero il pareggio (e forse anche qualcosina in più) ed invece quasi allo scadere della prima frazione di gioco arriva la beffa, con Milito che di forza resiste a Gamberini e trafigge De Sanctis con un preciso diagonale che il portiere azzurro riesce solamente a sfiorare. Due a zero e Napoli che non si arrende. Ancora Insigne infatti si ripete, dopo la prima conclusione uscita davvero per questione di centimetri, con un destro al volo che, se fosse entrato, avrebbe fatto venir giù lo stadio. Davvero un gran bel Napoli, ma la porta difesa da Handanovic sembra stregata.
Nella ripresa ancora Napoli. Mazzarri non ci sta a perdere in questo modo ed allora decide di aumentare il peso offensivo inserendo da subito Pandev al posto di Gamberini. Prima ci prova Inler con Handanovic pronto a deviare in angolo, poi finalmente arriva il gol di Cavani che segna in mischia. Il Napoli continua a premere con l’Inter schiacciata e costretta al contropiede. Gli uomini di Mazzarri ci credono fino alla fine e non arretrano di un centimetro l’assedio alla porta nerazzurra. Quasi allo scadere Maggio a pochi metri dalla porta spreca nel peggiore dei modi un colpo di testa che consegna nella mani del portiere nerazzurro. Da ultimo il Matador che spara a colpo sicuro in porta, con un difensore che si oppone con il corpo negando all’attaccante uruguaiano la gioia della doppietta personale.
Non basta un Napoli tra i più belli visti fino ad ora, per piegare la resistenza degli uomini di Stramaccioni che portano a casa una vittoria fondamentale e che consente loro di scavalcare di un punto in classifica proprio gli azzurri. Non c’è da preoccuparsi però, perché il Napoli visto ieri sera spazza via qualsiasi dubbio, casomai ci fossero ancora, sulla sua effettiva incidenza in questo campionato. Il Napoli visto ieri era e resta a tutti gli effetti una potenziale candidata per la lotta scudetto e pazienza per la sconfitta, i nerazzurri hanno avuto solo un assaggio di quello che aspetta loro quando nella partita di ritorno saranno ospiti nella bollente caldera del San Paolo.