C’è una testimone dell’omicidio alla scuola materna Montale: quando i killer sono entrati in azione per uccidere Luigi Lucenti, un’ausiliaria in servizi nell’asilo, ha visto tutto. Sono state le sue urla a richiamare l’attenzione di tutti, anche della maestra che per prima ha visto il corpo senza vita del 50enne: l’insegnante però non ha visto i sicari, solo l’uomo riverso per terra in una pozza di sangue.
Le due donne sono state ascoltate dai carabinieri: la bidella ha affermato di non aver visto in faccia gli assassini perché avevano il volto coperto. Subito dopo l’omicidio la donna ha avuto un malore, è rimasta scioccata dalla scena vista così come l’insegnate sopraggiunta in un secondo momento: per fortuna i bambini non hanno visto né capito nulla, grazie alla prontezza delle maestra che hanno inventato una scusa e distolto la loro attenzione.
Le indagini continuano e gli occhi sono ovviamente puntati sulla nuova faida di Scampia, la guerra per il controllo delle piazze di spaccio tra il cartello formato dagli Abete- Abbinante- Notturno e quello dei Marino e della Vanella Grassi, i ‘girati’. Gli inquirenti stanno cercando di risalire al quadro all’interno del quale è maturato l’omicidio di Lucenti: l’uomo, non un personaggio di spicco del clan Abbinante, è stato ucciso semplicemente perché è stato il primo uomo del clan rivale ad essere trovato dai killer o perché aveva ricevuto il mandato di aprire una nuova piazza di spaccio?
Questo il primo interrogativo al quale stanno cercando risposta gli inquirenti, il primo passo per mettere le mani sugli esecutori dell’omicidio e porre un freno a una guerra che non conosce più confini.