L’appello del Comune a De Laurentiis: il presidente del Napoli è chiamato in causa da Palazzo San Giacomo dopo la chiusura dei termini della manifestazione di interesse per la costruzione di un nuovo stadio in città che ha visto la presentazione di un solo progetto, quello della società Idis. L’assessore allo Sport Pina Tommasielli, intervenendo ieri a Radio Kiss Napoli, è stata chiara: “Il no di De Laurentiis ad andare a giocare in un nuovo stadio costituirebbe un ostacolo al progetto”.
Eccolo quindi il nodo da sciogliere con le diplomazie già al lavoro per cercare di far cambiare idea al Napoli e al suo patron che da sempre sostengono la linea della ristrutturazione del San Paolo e l’approvazione del disegno di legge che renderebbe più agevole per le società costruire stadi di proprietà.
Ma il via libera di De Laurentiis è un passaggio successivo all’approvazione del progetto, presentato dalla società Idis di proprietà di Marilù Faraone Mennella, da parte della commissione del Comune che si insedierà a breve e dovrà esprimere una valutazione sull’intero piano. Un progetto che prevede la realizzazione di un impianto, stile Allianz Arena di Monavo di Baviera, da 55mila posti, nel quartiere di Ponticelli: uno stadio aperto sette giorni su sette che dovrebbe sorgere a Ponticelli. Il progetto prevede anche la ristrutturazione del San Paolo che avrà una capienza di 35mila posti e sarà destinato agli sporti minori e ai bambini.
Un piano che richiede un investimento di 700 milioni di euro e vede come partner della Idis, la Aedas spa e la Cimolai, azienda di costruzioni metalliche che ha già realizzato stadi come l’Olimpico di Atene e lo stadio di Johannesburg dove si sono disputati i Mondiali 2010.
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