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Categories: Sport

Napoli missione compiuta!

Bisognava ridare un senso all’Europa League ed il Napoli lo ha fatto non senza soffrire, nella fredda trasferta in terra svedese. Bisogna esultare per la conquista anticipata del passaggio del turno, ma allo stesso tempo è necessaria una riflessione attenta ed accurata, con contorno di autocritica, per la non brillante prestazione sfoderata ieri sera contro l’AIK Solna, squadra tutt’altro che irresistibile. Non bisogna certamente rovinare la festa agli azzurri, ma una cosa non può essere tenuta nascosta e cioè che il Napoli visto ieri sera non è stato il solito Napoli vincente e convincente. Ma alla fine va bene così perché il passaggio ai sedicesimi di Europa League è ormai una pratica conclusa con una partita di anticipo.

Eppure la partita sembrava essere iniziata nel migliore dei modi con la rete di Dzemaili che al ventesimo minuto segna il gol del vantaggio, dopo una bella e caparbia incursione del Matador che lascia sul posto una serie di avversari servendo al centro (complice anche l’estremo difensore svedese) la palla che il centrocampista svizzero, schierato come vice Hamsik, gira in rete con una bella conclusione dal centro dell’area. Napoli in vantaggio e Rasunda Stadion impietrito. Certo, perché i tifosi dell’AIK ci tenevano a salutare lo storico stadio della nazionale svedese (che cederà il passo ad una zona residenziale) con una vittoria che li avrebbe rimessi in gioco anche per la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Partita in teoria in discesa per gli azzurri, che però non riescono ad imporre il loro gioco, colpevole anche un manto erboso, molto più adatto alla coltivazione delle patate che ad ospitare una partita di calcio a causa delle temperature rigide che iniziano a farsi sentire a quelle latitudini. Napoli per nulla vivace con il solo Cavani che prova a sostenere sulle sue spalle il peso di tutta la squadra e con un reparto difensivo non perfetto, tanto che al trentacinquesimo gli svedesi riescono a pareggiare con un colpo di testa di Danielsson.

La ripresa offre uno spettacolo del tutto simile alla prima frazione di gioco, ma con un Napoli leggermente più arrembante per gli ingressi prima di Inler per Donadel, di Zuniga per Mesto e poi di Hamsik per Dzemaili, nel quale anche Edu Vargas sembra essere più presente nella manovra di gioco. Il Napoli ci vuole provare a conquistare la vittoria che garantirebbe la giusta serenità per affrontare al meglio i due incontri di campionato contro Cagliari e Pescara, prima di incontrare il sei dicembre il PSV di Eindhoven al San Paolo, in un match che adesso risulterà essere solo una semplice formalità, perché al minuto novantadue un infinito Edinson Cavani, trova il guizzo che risolve la partita. Passaggio di Vargas e movimento a rientrare del Matador che lascia sul posto il suo marcatore al quale non resta che atterrarlo, con l’arbitro che non può far altro che convalidare il più nitido dei calci di rigore. Lo stesso bomber azzurro si incarica di tirare il più bollente dei palloni nel gelo di Solna, regalando in un sol colpo vittoria e qualificazione al Napoli ed incrementando ulteriormente il suo personale bottino europeo, salendo a quota sei reti e restando saldamente al comando della classifica marcatori.

Napoli non del tutto convincente dunque sul piano del gioco, ma caparbio ed ostinato nel cercare la vittoria fino alla fine, come sta succedendo in questi ultimi tempi, abituandoci a meravigliose rimonte. Stavolta nessuna rimonta straordinaria, bensì un sorpasso arrivato all’ultimo minuto e strappato con i denti, arrivato in dieci uomini per la più stupida delle espulsioni rimediate da Aronica e che forse ragionandoci un po’, fa sorridere perché restituisce un’immagine di un Napoli che non muore mai. Missione compiuta dunque e Rasunda Stadion abbattuto metaforicamente prima del tempo, con il Matador che oltre che essere entrato nella storia del calcio Napoli è entrato anche nella storia del calcio svedese come realizzatore dell’ultimo gol nella storia di uno storico stadio che tra qualche giorno non ci sarà più. Bravo Napoli la tua avventura Europea non è ancora finita!

Nicola Meluziis

Calcio Napoli e non solo. Segue gli azzurri da anni. Si occupa anche di cultura ed ambiente a Napoli. Archeologo professionista e fotografo.

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