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Categories: CronacaNews

Caos trasporti, la sporcizia regna nella cumana di Montesanto

Ora anche la sporcizia: il caos trasporti che affligge la Campania registra l’ennesima puntata. Se i problemi economici delle aziende di trasporto pubblico presenti sul territorio regionale sono alla base dei disagi vissuti quotidianamente dai viaggiatori, riflessi si hanno inevitabilmente anche sulle condizioni in cui si presentano stazioni e mezzi.

Un esempio arriva dalla linea Sepsa: i lavoratori della ditta Florida, addetti alla pulizia di stazioni e treni, sono senza stipendio da quattro mesi e per questo stanno incrociando le braccia. L’immondizia cresce all’interno delle stazioni e così il capostazione della Cumana di Montesanto questa mattina ha deciso di chiudere per mancanza di igiene: una decisione che non ha avuto il via libera dall’azienda che di lì a poco ha aperto la stazione, diffondendo una lettera di scuse agli utenti.

Rifiuti in decomposizione, cestini stracolmi, bagni inutilizzabili: è il quadro deprimente che offre la stazione di Montesanto, ma che si ripete, seppur in maniera meno grave, in tutte le stazioni della Cumana. Situazione critica anche sui convogli, con i vagoni puliti sempre meno spesso: “Sono gli stessi lavoratori che puliscono i treni – spiega Stefano Papa, sindacato di base Sepsa a ‘Repubblica Napoli’- per evitare che i viaggiatori si ritrovino su vagoni indecenti”.

Una situazione frutto delle difficoltà economiche in cui versa l’Eav, con la crisi che oggi vive un nuovo capitolo per Cumana e Circumvesuviana: dopo le proteste della scorsa settimana, oggi sarebbero dovuti partire i nuovi turni, ma i sindacati hanno annunciato che i lavoratori viaggeranno anche oggi con i vecchi orari, visto che la comunicazione è arrivata soltanto nella tarda serata di ieri. Al momento non sono previste proteste, ma agitazioni sono possibili se i nuovi orari non dovessero ricevere il consenso dei lavoratori e a farne le spese sarebbero, come al solito, i viaggiatori.

Bruno De Santis

Giornalista professionista napoletano. “Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”.

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