Utilizzavano frasi d’amore per eludere le intercettazioni: l’espediente però non ha evitato le manette ai sei componenti di una banda di trafficanti di droga, arrestati questa mattina dalla Squadra mobile di Caserta. A capo del gruppo criminale c’era una donna, la moglie del referente del clan Belforte di Marcianise a Caserta: ed erano proprio affiliati al clan Belforte ad aver organizzato il traffico di stupefacenti.
La donna, insieme agli altri cinque componenti della banda è ora accusata di traffico di stupefacenti aggravato dall’aver favorito la cosca dei Belforte.
Secondo gli inquirenti, la banda di trafficanti acquistava la cocaina nel napoletano e poi la smerciava nelle piazze di spaccio di Caserta. Gli ordini di custodia cautelari hanno raggiunto: Concetta Buonocore, 50 anni; Antonio Proteo, 49 anni; Francesco Amato, 38 anni; Fabio Rivetti, 30 anni, Salvatore Sena, 45 anni; Maria Luisa Stella, 41 anni. Se si esclude Concetta Buonocore, gli altri cinque arrestati sono stati prelevati questa mattina nelle rispettive abitazioni dalla polizia. Le ordinanze, emesse dal giudice per le indagini preliminari di Napoli Carlo Alessandro Modestino, sono state chieste dal pubblico ministero Antimafia Giovanni Conzo e dal procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho.
Uno dei particolari a cui si è riusciti a risalire attraverso le indagini è il metodo con il quale il gruppo comunicava e cercava di evitare le intercettazioni: simulazione di dialoghi tra innamorati, vezzeggiativi e frasi d’amore per organizzare appuntamenti evitando di essere scoperti. Un trucco che si è però rivelato inutile: il ‘falso amore’ ha rivelato la sua vera natura e per i sei membri del gruppo si sono aperte le porte del carcere.