È ormai guerra tra Venezia e Napoli per la tappa italiana delle World Series di Coppa America: dopo che il Comune campano si è visto assegnare le regate in programma nel prossimo mese di aprile, l’amministrazione lagunare si è sentita scippata ed è pronta a dare battaglia.
Nel contratto firmato nell’estate del 2011, infatti, le date comprese tra il 16 e il 21 aprile 2013 erano destinate a Venezia e ora il sindaco Giorgio Orsoni vuol far rispettare gli accordi: il primo cittadino ha invitato l’Avvocatura a studiare la situazione, per poi decidere le prossime mosse.
“Gli americani hanno provato a chiederci soldi fino all’ultimo, quando c’era un contratto che disciplina le prestazioni reciproche. Ieri hanno tirato fuori scuse risibili: ormai si sono rivelati come contraenti inaffidabili”. Orsoni è sicuro che alla fine prevarranno le sue ragioni: “I margini di manovra sono ampi e non è detto che riescano a svolgere le regate nelle date previste: quelle sono già state ‘vendute’ a Venezia. Potrebbero esserci delle sorprese”.
Ad appoggiare il Comune di Venezia c’è anche la Regione Veneto, con l’assessore al Bilanco Roberto Ciambetti che si scaglia contro le istituzioni napoletane, ‘colpevole’ di aver tirato fuori soldi pubblici per aggiudicarci le regate di aprile 2013: “Non so dove il Comune di Napoli e la Regione Campania riescano a trovare i soldi per l’America’s Cup (4 milioni e 200 mila euro, ndr): altro che patto di stabilità, qui si dovrebbe parlare di patto di gravità. Comunque una bella festa per il compleanno di Monti al governo, in una città dove da tre anni il Comune non paga la bolletta dell’illuminazione pubblica“.