Nessuna rapina finita male: Antonetta Paparo, 36 anni, è stata uccisa dal marito, Pasquale Iamone, di 38 anni. L’uomo ha confessato questa notte dopo essere stato messo sotto torchio dagli investigatori. È stato lui ad accoltellare la moglie domenica sera a San Sebastiano al Vesuvio e poi a inventarsi il tentativo di rapina per cercare di sfuggire alla verità.
Pasquale Iamone ha trasportato Antonetta, già priva di vita, all’ospedale villa Betania, a Ponticelli: i pantaloni intrisi di sangue della donna, la disperazione sul suo volto e quel racconto. Alla polizia, l’uomo aveva detto che si era appartato con la moglie a San Sebastiano al Vesuvio, in una zona spesso utilizzata dalle coppietta alla ricerca di un po’ di intimità; qui erano stati avvicinati da due rapinatori che al tentativo di resistenza della coppia avrebbero infierito sulla donna.
La realtà invece è tutt’altra: dopo una nottata in questura, Pasquale Iamone è crollato ed ha raccontato una storia di violenza familiare. È stata la sua mano armata a infierire sulla povera Antonetta fino a toglierle la vita: ora gli inquirenti stanno ricostruendo l’ambito in cui è maturato questo ennesimo femminicidio, i motivi che hanno spinto l’uomo a commettere il delitto. Un omicidio che ha lasciato sotto shock Cercola, cittadina dove la coppia viveva con il loro piccolo figlio, e dove ora si cerca una spiegazione a tutto questo dolore.
Una storia che, purtroppo, rispecchia le tante che continuano ad accadere, in una orrenda routine che assume ogni giorno i contorni di una guerra silenziosa dove a rimetterci sono sempre le donne.