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Categories: CronacaNews

Fornero a Napoli, scontri tra polizia e manifestanti

Cariche, lacrimogeni, bombe carta: mattina di tensione a Fuorigrotta nel corso del corteo contro il precariato organizzato in occasione dell’arrivo a Napoli del ministro del Lavoro Elsa Fornero e del collega tedesco Ursula von Der Leyden per a un convegno sull’apprendistato duale.

L’apice della tensione si è raggiunto in viale Augusto, a pochi passi dalla Mostra d’Oltremare dove era attesa la Fornero: i circa tremila tra studenti e disoccupati di varie sigle che componevano il corteo hanno tentato ad avvicinarsi alla Mostra e sono stati respinti dalle forze dell’ordine. Ci sono state cariche e lancio di lacrimogeni, con molti ragazzi che hanno cercato rifugio nella sede dalla Facoltà di Ingegneria, dove si sono diretti anche gli agenti: dopo quasi un’ora polizia e carabinieri si sono allontanati e i manifestanti sono usciti dal politecnico, dirigendosi verso il centro.

Un corteo annunciato, partito alle 11.30 da piazza San Vitale al grido “Fornero a lavorare comincia tu”: per gli scontri si registrano un paio di fermati, mentre ci sono contusi sia tra le forze dell’ordine che tra i manifestanti. La visita del ministro a Napoli era attesa così come erano attesi anche le proteste di studenti, precari e disoccupati, in una città in cui il problema del lavoro è molto più grave che altrove.

Meno annunciata era invece l’assenza del sindaco Luigi de Magistris che ha spiegato in un video il perché non ha voluto incontrare il ministro: “Per il ruolo che rivesto in quanto Sindaco di Napoli, non è stata semplice la decisione di non presenziare al vertice italo-tedesco sull’apprendistato che si svolge, oggi, a Napoli – afferma il primo cittadino -. Ho deciso di non esserci perché sul tema del lavoro, a Napoli, non è stato compiuto nulla da parte di chi ha responsabilità di governo. Non esserci per protestare contro l’inesistenza delle politiche occupazionali. Per protestare verso un governo che considera un cacciabombardiere più importante di una scuola; un cacciabombardiere, che porta distruzione e morte, più importante di un bambino“.

Bruno De Santis

Giornalista professionista napoletano. “Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste”.

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