Si uccide, ancora: nuovo omicidio nella faida di Scampia. Sotto i colpi dei sicari, ieri pomeriggio intorno alle 19 è finito Ciro Esposito: 48 anni, precedenti per reati contro il patrimonio, ricettazione e associazione a delinquere, è stato ucciso in via Monte Tifada, nel rione Berlingieri a Secondigliano, all’interno di un bar nel quale aveva cercato rifugio.
La sua fuga però è stata inutile: i killer lo hanno raggiunto e gli hanno esploso contro cinque colpi di pistola, tre dei quali alla testa. Molte le persone probabilmente presenti nel momento dell’agguato, ma quando sono arrivate le forze dell’ordine la zona risultava deserta: il rione è una delle roccaforti del clan della Vannella Grassi, gruppo emergente della camorra in lotta contro gli scissionisti per il controllo delle piazze di spaccio.
Una guerra che non si ferma davanti a niente, neanche nel momento in cui le forze dell’ordine mettono in atto il massimo sforzo investigativo per stoppare la nuova faida di Scampia. Appena qualche giorno fa, proprio nel rione Berlingieri erano state perquisite 61 abitazioni e controllate oltre cento persone: la forte presenza militare nella zona ha però lasciato indifferenti i killer che hanno comunque portato a termine il loro piano di morte.
Ora gli inquirenti, le indagini sono state affidate al pm Mariella Di Mauro del pool anticamorra guidato dal procuratore aggiunto Sandro Pennasilico, sta passando sotto la lente di ingrandimento la vita di Ciro Esposito per arrivare alla verità sull’ennesimo omicidio di camorra: l’ipotesi principale resta quella di un nuovo atto della guerra che sta infestando le strade della periferia nord di Napoli. Una faida che non si ferma neanche davanti alla presenza dello Stato.