Altra giornata nera per la Circumvesuviana: il sabato non è certo un giorno di festa per le difficoltà che attraversa l’azienda, né per i disagi che i viaggiatori sono costretti a subire ormai da mesi. Anche oggi migliaia di studenti, lavoratori e semplici utenti della Circumvesuviana sono rimasti a piedi senza alcun preavviso: diverse corse sono state soppresse all’ultimo minuto, a causa della mancanza di ‘materiale rotabile’.
In pratica i treni non partono perché non ci sono, o almeno non sono funzionanti: l’ennesimo atto di una crisi che da tempo attanaglia la Circumvesuviana e per la quale non si è riusciti a trovare una soluzione. Una crisi che oltre a pesare sui viaggiatori, diventa un fardello difficilmente sostenibile anche per i lavoratori: si susseguono ritardi nel pagamento degli stipendi o il versamento delle spettanze diluita nel tempo.
Una situazione che si è ulteriormente aggravata in questa settimana, con lo stop alle trattative tra sindacati e azienda: tra i punti cruciali, l’aumento di trecento euro lordo chiesto dai lavoratori in base a precedenti accordi (l’azienda ne ha proposti cento) e il prolungamento dei turni dei macchinisti di sedici minuti. Proprio il mancato accordo è alla base dell’aggravarsi dei disagi: i macchinisti hanno scelto di non salire più sui treni non perfettamente idonei, di far venire meno quella tolleranza che fino a questo momento ha consentito di andare avanti.
Una scelta legittima che però non fa altro che esasperare ulteriormente i viaggiatori, provocando anche forti momenti di tensioni: già in diverse occasioni la polizia è dovuta intervenire per placare la rabbia degli utenti, soprattutto nella stazione di Porta Nolana.