Suona la carica Walter Mazzarri. Lo fa in conferenza stampa, dopo aver eseguito accurati accertamenti cardiaci che sembrerebbero essere andati bene. Sta bene Walter, un po’ meno il suo Napoli, protagonista suo malgrado, di una serie di sfortunati eventi che ne hanno minato la serenità. La sequela di vittorie continuate si è interrotta da qualche partita, come se il Napoli non riuscisse più a vincere ed è per questo che stasera il mister, tra le mura casalinghe, chiede ai suoi ragazzi una prova d’orgoglio e di rabbia e di spaccare il pallone, perché lui non ci sta a perdere a prescindere dalla partita e dal valore dell’avversario.
Cambia qualcosa. Non ci sta a perdere e quindi dentro il Matador a far coppia d’attacco con Vargas. Il girone non è ancora compromesso, perché Dnipro a parte il PSV è lì ad un punto e battere gli ucraini, significherebbe rimettersi prepotentemente in corsa per il passaggio del turno. Perché Mazzarri non ci sta ed essere buttato fuori dalla competizione Europea in questo modo non fa piacere a nessuno. In estate lui ci ha provato ed ha chiesto al presidente De Laurentiis di intervenire sul mercato in modo da poter affrontare in serenità le due competizioni, alla quale si aggiungerà anche la Coppa Italia. Da parte sua il presidente gli ha fornito una squadra intera per giocare solo l’Europa League, ma i risultati di questa semi fallimentare campagna di rinforzi sono davanti agli occhi di tutti. Per questo motivo si cambia musica ed il Mister di San Vincenzo mette in campo la sua punta di diamante, Edinson Cavani, a segno subito contro il Torino al rientro dal lieve infortunio muscolare. In campo con lui anche Gokan Inler, che contro i granata, nell’ultima di campionato è stato impiegato poco. A sorpresa invece Insigne resterà in panchina. Forse Mazzarri ha deciso di investire su di lui e sul campionato dove sicuramente il suo contributo sarà determinante.
Nessuna crisi. Questo Mazzarri ci tiene a precisarlo, perché il Napoli non è per nulla in caduta libera, è solo un momento che passerà, basta volerlo e credere nei propri mezzi, come del resto i suoi hanno sempre fatto ed è per questo che in campo titolare in difesa ci sarà Salvatore Aronica, uno dei suoi fedelissimi, nonostante la condanna a morte inflitta al Napoli “per suo piede” nella sfortunata partita contro il Toro che ha lasciato tutti di stucco, Mazzarri compreso.
Fiducia questa la parola d’ordine, insieme al desiderio di riscatto. Questa sera al San Paolo è necessario un cocktail di rabbia ed orgoglio per dimostrare ai tifosi ed all’intero panorama calcistico internazionale che il Napoli non è morto. Il Napoli c’è e lo vuole dimostrare anche attraverso le cosiddette seconde linee o Napoli 2 come dir si voglia. In Europa la storia del Napoli è ancora da scrivere nonostante due passaggi a vuoto. Tutto è ancora possibile, anche se in questa partita il Napoli si gioca una buona fetta di qualificazione. Il Napoli può e deve fare sua la partita perché è squadra di mentalità superiore e non può certo lasciare agli ucraini la soddisfazione di venire al San Paolo e fare la partita. In casa sarà tutto un altro Napoli, Dnipro avvisato…
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